LA PARTITA
C’è un po’ di strana tensione già all’inizio in casa Milan, la vittoria dell’Inter a Venezia impone una risposta forte e decisa. C’è fame tra i rossoneri, subito presenti in forze nella metà campo avversaria, subito insidiosi con le incursioni di Leao e con un paio di tiri dal limite di Bakayoko e Bennacer, puntualmente murati. C’è Ibra che si veste da altruista e gioca soprattutto di sponda. Di là però c’è un Sassuolo che non dà segni di sottomissione. Anzi. Dionisi sceglie una formazione ad alto tasso tecnico, con il brasiliano Matheus Henrique accanto a Lopez e Frattesi. Se la gioca, anche dal punto di vista della superiorità numerica in mezzo al campo e pur sapendo di rischiare qualcosa negli uno contro uno.
Venti minuti di fioretto sono gradevoli da seguire. Emozioni poche però. Per dare la svolta al pomeriggio bisogna passare alla sciabola. E’ proprio con le maniere forti che il Milan trova il gol del vantaggio: spostando l’artiglieria pesante in area avversaria sulle palle inattive qualcosa deve pur succedere. E succede, perché Romagnoli salta meglio di tutti sul cross di Theo Hernandez (schema da calcio d’angolo battuto corto) e porta in vantaggio il Milan. Gioia meritata per l’ex capitano rossonero dopo mesi di tormenti. Gioia di breve durata però, perché in tre minuti scarsi arriva il pari del Sassuolo, con un missile terra-aria da fuori di Scamacca dal quale sarebbe impossibile difendersi per qualunque portiere e non solo per il rientrante Maignan. Forte, secco, preciso. Chirurgico.
Ma a questo punto la tensione dei milanisti smette di essere strana e diventa insana. C’è qualcosa che non scorre bene tra i rossoneri, ci sono contromisure mancanti rispetto al coraggio del Sassuolo. Sono gli emiliani a giocare e a prendere sempre più possesso del campo con il piglio della grande squadra. Legittimano non solo il pari ma anche il vantaggio, che arriva con un rimpallo inverosimile tra Maignan e Kjaer nel tentativo di respingere un’altra bordata dello scatenato Scamacca. Minuti raggelanti per il Milan, che fatica a riorganizzarsi, comincia a perdere un po’ di lucidità e rischia addirittura di prendere il terzo con una penetrazione di Raspadori e un tiro quasi di punta in stile calcetto, parato on qualche difficoltà da Maignan.
Pioli prova a riaccendere la luce con due cambi nell’intervallo. L’ingresso di Kessiè al posto di Bakayoko sembra ridare sicurezza anche a Bennacer, Messias al posto di Brahim Diaz rivoluziona tutta la batteria dei trequartisti. Il Sassuolo non si lascia spaventare e mantiene il suo assetto. Contiene con attenzione e riparte in maniera pericolosa. Concede poco in questa fase, quasi niente. Solo una ripartenza conclusa da Leao con un tiro, fuori. Bennacer spende un giallo per un fallo tattico e Pioli lo toglie per Tonali, ma anche la freschezza dell’azzurro non cambia l’essenza della gara, con il Sassuolo che continua a palleggiare in maniera disinvolta. E poi il Milan trova il modo di complicarsi la vita da solo. Un’uscita sbagliata di Kessiè dalla sua zona difensiva viene pagata a carissimo prezzo, perché la successiva giocata di Matheus Henrique libera Berardi. Il destro dell’attaccante calabrese è beffardo per Maignan che si vede passare il pallone tra le gambe e finire in fondo alla rete.
Ci prova Kjaer con un colpo di testa su assist prezioso di Messias, fuori di poco. Ci prova Pioli a dare l’ultima possibile scossa con la gioventù di Pellegri al posto di Florenzi. Il Milan però ha le idee appannate e comincia a lasciar trasparire una certa stanchezza, figlia indubbiamente della bellissima impresa compiuta a Madrid. Una stanchezza che si percepisce chiaramente nelle ripartenze del Sassuolo: i rossoneri non riescono mai a prendere gli avversari. Esempio più lampante l’espulsione di Romagnoli, che non riesce proprio a star dietro a Defrel e lo deve tirare giù al limite dell’area. Sotto di due gol e di un uomo, per il Milan non c’è più scampo, anche perché il Sassuolo è disposto alla perfezione, ha l’atteggiamento giusto e soprattutto quella forza dei nervi distesi che ha sempre un peso determinante in situazioni di questo genere.
LE PAGELLE DI DANIELE BUONAMICI
IL TABELLINO
MILAN-SASSUOLO 1-3
Milan (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (23′ st Pellegri), Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Bennacer (15′ st Tonali), Bakayoko (1′ st Kessiè); Saelemaekers (35′ st Kalulu), Diaz (1′ st Messias), Leao; Ibrahimovic. Allenatore: Pioli. A disp.: Tatarusanu, Mirante, Gabbia, Conti, Ballo-Tourè, Krunic, Maldini.
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi (35′ st Toljan), M. Lopez, Matheus Henrique (35′ st Harroui); Berardi (35′ st Traorè), Scamacca (14′ st Defrel), Raspadori (44′ st Chiriches). Allenatore: Dionisi. A disp.: Pegolo, Satalino, Rogerio, Peluso, Magnanelli.
Arbitro: Manganiello
Marcatori: 21′ pt Romagnoli (M), 24′ pt Scamacca (S), 33′ pt aut. Kjaer (S), 21′ st Berardi (S)
Ammoniti: Bennacer, Hernandez, Tonali, Kjaer (M), M. Lopez, Raspadori (S)
Espulsi: Romagnoli (M)
LE STATISTICHE
Il Milan ha perso punti dopo essere andato sopra nel punteggio per la prima volta in questa Serie A: l’ultima gara di campionato non vinta dopo essere stato in vantaggio risaliva allo scorso aprile, sempre contro il Sassuolo al Meazza (1-2).Le ultime
due sconfitte interne del Milan in Serie A sono state contro il Sassuolo: 1-2 lo scorso aprile e 1-3 oggi.
Il Milan non subiva due autogol (Ibrahimovic v Bologna e Kjaer oggi) in una singola stagione di Serie A dal 2016/17.
Il Milan è la prima squadra contro cui Domenico Berardi ha realizzato 10 gol in Serie A: in totale ha preso parte a 14 reti in 15 incontri di campionato contro i rossoneri (10 reti, quattro assist).
Gianluca Scamacca ha segnato il suo secondo gol da fuori area in Serie A, dopo quello contro il Parma nel marzo 2021.
Alessio Romangoli ritrova il gol in Serie A che mancava dal 29 novembre 2020, contro la Fiorentina – anche in quell’occasione rete di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo.
Romagnoli è il 12º marcatore differente del Milan in questa Serie A, nessuna squadra ne conta di più (al pari di Inter e Napoli).
Alessio Romagnoli è il primo giocatore del Milan ad aver trovato il gol e l’espulsione in una singola partita di Serie A da M’Baye Niang contro il Napoli nell’agosto 2016.
In 11 presenze di questo campionato, Theo Hernánd
ez ha già eguagliato il suo record di assist in una singola stagione di Serie A: cinque, come nel 2020/21, ma in 33 partite.250ª presenza in Serie A per Domenico Berardi: il classe ’94 è solamente il secondo giocatore a raggiungere questo traguardo con la maglia del Sassuolo, dopo Andrea Consigli (263).
Tiemoué Bakayoko ha giocato oggi la sua 50ª partita con la maglia del Milan in tutte le competizioni.
50ª partita da titolare per Bakayoko in Serie A e la prima dal 1′ con il Milan dal maggio 2019.
Andrea Consigli ha raggiunto Sandro Mazzola, Alessandro Nesta e Giorgio Chiellini (tutti a 417) al 47º posto nella classifica dei più presenti giocatori nella storia della Serie A.
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