LA PARTITA
L’Inter prosegue la sua corsa e comincia a far paura alle rivali. In attesa di conoscere i risultati di Napoli e Milan la squadra nerazzurra fa il suo dovere, liquidando con una certa facilità e nonostante le tante assenze uno Spezia mai in partita. Le buone notizie per Inzaghi arrivano sempre dalla panchina, che si conferma lunghissima e affidabile: Gagliardini, Dimarco, D’Ambrosio… Tutti autori di performance di spessore. A rimanere ancora un oggetto in parte misterioso è solamente Dumfries, che fa il suo, ma incide poco. Per i liguri terza sconfitta di fila e zona retrocessione che torna a incombere pericolosamente.
Inzaghi vara un ampio turnover affidandosi a D’Ambrosio e Dimarco nel terzetto difensivo con Skriniar, complice il ko in extremis di Bastoni, rispolverando Dumfries e Gagliardini e lasciando a riposo Dzeko. Cambia molto anche Thiago Motta, che si schiera con un 3-5-2 a specchio e in avanti sceglie di affidarsi a due ex come Manaj e Salcedo. L’Inter prende immediatamente in mano il gioco, ma i ritmi in avvio sono piuttosto compassati, complice lo schieramento ultra abbottonato dei liguri. La pressione nerazzurra sale col passare dei minuti, Lautaro e Correa ci provano in più di un’occasione, ma il primo a impegnare seriamente Provedel è Dumfries, che poco prima della mezzora si accentra e lascia esplodere il sinistro, trovando la risposta del portiere avversario. Il muro spezzino crolla al 36′, al termine di un’azione spettacolare, rifinita di tacco da Lautaro e conclusa da un bel destro di Gagliardini che si infila nell’angolino. Dopo 45′ passati di fatto nella propria metà campo lo Spezia va clamorosamente vicino al pareggio nell’unico minuto di recupero del primo tempo, ma sulla zuccata di Amian è strepitoso il riflesso di Handanovic, che consente ai suoi di chiudere avanti la frazione.
A inizio ripresa Thiago Motta cambia gli esterni inserendo Ferrer e Bastoni, ma l’inerzia del match non cambia e dopo 6′ l’Inter va a un passo dal 2-0 con un destro improvviso di Correa, che batte Provedel ma si stampa sulla traversa. Il portiere spezzino è poi attentissimo su un siluro da fuori di Calhanoglu, ma al 58′ la sua squadra capitola. Su una conclusione di Lautaro il pallone è ribattuto dal braccio largo di Kiwior, l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto, dal quale lo stesso argentino sigla il 2-0 con grande freddezza. I padroni di casa giocano sul velluto, sfiorano il 3-0 con un grande inserimento centrale di Calhanoglu, poi si mettono in gestione, attingendo alla panchina per i minuti finali con gli ingressi di Sensi, Dzeko e Sanchez. Negli ultimi minuti spazio anche per Vecino e Vidal, che al 92′ ciabatta una buona chance per il 3-0, ultimo sussulto di una sfida senza storia.
LE PAGELLE
Lautaro 7 – Si inventa un grande assist per Gagliardini in occasione dell’1-0, poi si guadagna e trasforma il rigore che chiude un match mai davvero in discussione.
D’Ambrosio 6,5 – Nonostante sulla carta giochi come terzo di difesa offre un supporto costante alla manovra offensiva, spingendo in continuazione e propiziando anche il primo gol.
Gagliardini 7 – L’Inter prende subito in mano le redini del centrocampo e se Brozovic e Calhanoglu macinano gioco, lui è bravo a interpretare un ruolo più da incursore, togliendosi anche la soddisfazione di andare a segno.
Manaj 6 – È chiaramente costretto a una partita di lotta e sacrificio, che però lui interpreta bene, prendendo diversi falli e aiutando la squadra ad alleggerire la pressione avversaria.
Salcedo 5 – Corre quasi sempre a vuoto, perdendosi tra le maglie della difesa avversaria, contro cui fisicamente non può reggere.
Gyasi 5 – Thiago Motta lo schiera da interno di centrocampo nel 3-5-2, posizione nella quale fatica sia a contenere i centrocampisti avversari, sia a liberare la sua velocità in contropiede.
IL TABELLINO
Inter-Spezia 2-0
Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; D’Ambrosio 6,5, Skriniar 6, Dimarco 6,5; Dumfries 6, Gagliardini 7 (42′ st Vidal sv), Brozovic 6,5 (42′ st Vecino sv), Calhanoglu 6,5 (24′ st Sensi 6), Perisic 6; Martinez 7 (28′ st Dzeko 6), Correa 6,5 (28′ st Sanchez 6).
Allenatore: Inzaghi 7
Spezia (3-5-2): Provedel 6,5; Erlic 5,5, Hristov 5,5, Kiwior 5; Amian 5,5 (1′ st Ferrer 5,5), Kovalenko 5 (19′ st Maggiore 6), Sala 5 (19′ st Bourabia 6), Gyasi 5, Reca 5 (1′ st Bastoni 6); Salcedo 5 (24′ st Verde 6), Manaj 6.
Allenatore: Thiago Motta 5
Arbitro: Ghersini
Marcatori: 36′ Gagliardini (I), 13′ st rig. Martinez (I)
Ammoniti: Manaj (S), Martinez (I), Kiwior (S)
Espulsi:
LE STATISTICHE
• L’Inter ha vinto tre partite di fila in Serie A per la prima volta sotto la gestione di Simone Inzaghi.
• Lo Spezia è la prima squadra che ha subito almeno 25 gol nelle prime otto gare esterne in una stagione di Serie A a partire dal Padova, nel 1994/95 (26).
• L’Inter ha tentato più di 30 conclusioni (31) in una gara di Serie A per la prima volta da novembre 2019 (38 contro il Verona).
• Lautaro Martinez ha trovato il gol in tre presenze di fila in Serie A per la seconda volta nel 2021 (nella precedente è arrivato a quattro, tra la fine dello scorso campionato e l’inizio di quello in corso).
• Lautaro Martínez ha segnato e servito un assist nella stessa gara di Serie A per la prima volta dallo scorso maggio, contro l’Udinese.
• Nonostante sia stato sostituito al 73°, Lautaro Martínez da solo ha tentato appena una conclusione rispetto a tutto lo Spezia in questa gara (6 v 7).
• Lo Spezia è rimasto a secco di gol per due partite di fila per la prima volta in Serie A.
• Roberto Gagliardini ha segnato otto dei suoi 15 gol in Serie A contro squadre liguri (5 v Genoa, 2 v Sampdoria, 1 v Spezia).
• Jakub Kiwior è il 50° giocatore differente utilizzato dallo Spezia in Serie A.
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