LA PARTITA
Tre punti, turnover ragionato e riposo per Ibrahimovic. Il pomeriggio del Milan contro la Salernitana è stato quasi perfetto, non solo per il 2-0 che ha messo pressione a Napoli e Inter impegnate successivamente, ma anche per la possibilità di arrivare alla sfida decisiva di Champions contro il Liverpool con meno stanchezza possibile nelle gambe. “Quasi” perfetto però, perché la nota stonata c’è ed è l’infortunio muscolare per Pellegri dopo solo quindici minuti di gioco. Per la Salernitana una partita anonima, quasi da sparring partner e rovinata dal gol subito a freddo. I 30 punti di differenza dopo neanche un girone però si sono visti tutti e se con una bagaglio tecnico limitato viene meno anche la grinta e la rabbia agonistica, agli amaranto servirà un vero e proprio miracolo sportivo per mantenere la categoria.
In queste sfide l’insidia principale per la favorita in campo è l’intasamento davanti alla porta avversaria. Pioli se l’è giocata facendo a meno di Ibrahimovic e lanciando Pellegri, ma soprattutto dando a Leao e Diaz le chiavi per inventarsi la giocata giusta. La fortuna per il Milan è che questa è arrivata già al 5′ con il portoghese bravo a scappare via a sinistra a Zortea e Veseli e poi fortunato nel pescare il rimorchio di Kessie in area con una deviazione; il mancino del centrocampista ha sbloccato il match e cambiato tutti i piani difensivi della Salernitana.
Una vera e propria reazione in realtà non c’è stata da parte degli amaranto con Simy e Ribery mai sulla stessa lunghezza d’onda nel cercare di far salire la squadra e le uniche sortite offensive lasciate a Zortea con azioni personali sulla destra. Il Milan invece ha tenuto il piede ben piantato sull’acceleratore, cercando di aggredire senza mai alzare troppo i giri del motore e trovando il raddoppio già al 18′ con un’azione simile a quella messa in scena contro il Genoa. Percussione centrale di Diaz, palla allargata a destra e mancino vincente in diagonale di Saelemaekers con tanto di dedica a Kjaer.
Da lì in poi la sfida si è trasformata in una raccolta di statistiche, per tiri e giocate. Reti – per la rabbia di Pioli – non ne sono arrivate, ma di occasioni per infilare la porta di Belec il Milan ne ha avuto a manciate sprecandole tutte. Un paio per Leao nel primo tempo prima di restare negli spogliatoi per l’intervallo, poi Diaz che nelle due frazioni si è divorato almeno due gol davanti al portiere. Ma anche Kessie ha mancato l’appuntamento con la doppietta per questione di centimetri, tanti quanti quelli di troppo per il destro di Tonali a fil di palo nel finale.
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LE PAGELLE
Kessie 7 – Sblocca il match immediatamente, poi sfiora sia la doppietta che l’eventuale tripletta. Coi suoi inserimenti è il più pericoloso del Milan, ma non fa mancare il proprio filtro in mezzo al campo.
Diaz 6,5 – Galleggia tra le linee e cerca spazio sugli esterni. Fotocopia l’assist di Genova per Messias consegnando il pallone a Saelemaekers per il raddoppio. Ha un paio di occasioni anche per firmare in prima persona, una divorata clamorosamente.
Leao 6,5 – Un altro assist nel proprio bottino in una partita giocata solo un tempo e a ritmo ciondolante. Pioli lo preserva anche per l’infortunio di Pellegri, ma il portoghese con un pizzico in più di cattiveria avrebbe potuto timbrare il cartellino
Krunic 6,5 – Entra e si piazza come centravanti, diventando in pratica in falso falso nove. Si traveste più da regista offensivo creando almeno tre occasioni da gol con passaggi filtranti perfetti per idea e tecnica.
Ribery 5 – Vederlo praticamente davanti alla difesa alla ricerca di palloni giocabili provoca un misto di rabbia e tenerezza. Il francese prova ad accendere la luce dei suoi, ma non trova mai conforto da Simy e gli altri.
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IL TABELLINO
MILAN-SALERNITANA 2-0
Milan (4-2-3-1): Maignan 6; Florenzi 6,5, Tomori 6,5, Romagnoli 6, Hernandez 6 (16′ st Ballo-Touré 6); Kessie 7 (34′ st Tonali sv), Bakayoko 6 (1′ st Bennacer 6); Saelemaekers 6,5, Diaz 6,5, Leao 6,5 (1′ st Messias 6,5); Pellegri 6 (15′ Krunic 6,5). A disp.: Tatarusanu, Mirante, Conti, Kalulu, Gabbia, Maldini, Ibrahimovic. All.: Pioli 7.
Salernitana (3-5-2): Belec 6; Veseli 5,5, Gyomber 5, Bogdan 5; Zortea 5,5 (16′ st Kechrida 5,5), L. Coulibaly 4,5, Di Tacchio 5 (1′ st Kastanos 5), Schiavone 4,5, Ranieri 4,5 (34′ st Jaroszynski sv); Ribery 5 (16′ st Bonazzoli 5,5), Simy 4,5 (16′ st Djuric 5). A disp.: Fiorillo, Delli Carri, Obi, Capezzi, Vergani. All.: Colantuono 4,5.
Arbitro: Giua
Marcatori: 5′ Kessie, 18′ Saelemaekers
Ammoniti: Bakayoko (M); Di Tacchio, Djuric (S)
Espulsi: nessuno
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LE STATISTICHE DI OPTA
Il Milan ha ottenuto 38 punti nelle prime 16 partite di questo campionato, miglior risultato dal 2003/04 per i rossoneri a questo punto della stagione.
Franck Kessié non segnava su azione dallo scorso aprile contro il Parma in Serie A.
Alexis Saelemaekers non segnava dal 20 dicembre 2020 contro il Sassuolo in Serie A, 35 partite senza reti prima di oggi.
Con Saelemaekers salgono a 14 i marcatori del Milan in questo campionato, nei maggiori cinque campionati europei solo il Chelsea (16) ne conta di più.
Pietro Pellegri è partito titolare in campionato per la prima volta da settembre 2017, contro il Bologna con la maglia del Genoa.
Quella di oggi è stata la 50ª presenza di Rade Krunic con la maglia del Milan in Serie A.
Con la partita di oggi Rafael Leão ha raggiunto le 100 gare in campionato tra Ligue 1 e Serie A.
La Salernitana non ha trovato il gol nel primo tempo in 14 delle sue 16 partite, più di qualsiasi altra squadra in questa stagione di Serie A.
Il Milan ha tentato 14 conclusioni nel primo tempo di oggi, proprio record nelle prime frazioni di questa Serie A.
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