“Farò di tutto – le sue parole – per tentare di salvare la Salernitana in A. In ogni mio progetto ho sempre messo grande entusiasmo e accadrà anche in questo progetto calcistico. Sono innamorato di Salerno, voglio costruire un rapporto osmotico con la città. Ho costruito un rapporto fraterno a Salerno con l’avvocato Lello Ciccone, mio grande amico. Punterò sui giovani e sulla crescita del club”.
Iervolino ha aggiunto al quotidiano La Città di Salerno: “Salerno e i suoi tifosi meritano una squadra competitiva. Credo fortemente che il progetto di rilancio della squadra che stiamo predisponendo garantirà equilibrio e stabilità alla società. Assicuro da parte mia il massimo impegno per costruire un futuro duraturo e ricco di soddisfazioni per la città e per la sua straordinaria tifoseria. E’ con questi auspici che, insieme, accogliamo con fiducia il nuovo anno. Auguri a Salerno, evviva i granata”.
Il nome di Iervolino era spuntato fuori nelle ultime 48 ore: in giornata l’imprenditore campano ha presentato un’offerta con annessa caparra del 5%. Proposta che è stata considerata la più vantaggiosa dai trustee Paolo Bertoli e Susanna Isgrò, che adesso potranno usufruire di una proroga di 45 giorni per definire l’iter burocratico e completare il passaggio di consegne. Oltre all’offerta per rilevare le quote, Iervolino avrebbe garantito risorse importanti per rinforzare la squadra. Non è ancora chiaro quante siano state le offerte ricevute dai trustee nell’ultimo giorno utile. In corsa, oltre al notaio salernitano Roberto Orlando, ci sarebbe stato anche un fondo americano. Ma, alla fine, la scelta è ricaduta su Iervolino. La fumata bianca è arrivata pochi minuti prima della mezzanotte: i trustee, di fatto, hanno scongiurato in extremis l’incubo esclusione che sarebbe scattata se entro il 31 dicembre non fossero arrivate offerte per l’acquisto del club.
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