Juric che beffa: Raspadori segna nel finale dopo una partita dominata dai granata
LA PARTITA
Il Toro sporca le giocate classiche del Sassuolo (uscite basse, scambi in velocità, ricerca del terzo uomo) con una disposizione aggressiva con marcature individuali che non disdegnano il raddoppio, soprattutto in prossimità delle fasce laterali. In fase di non possesso Brekalo e Sanabria si occupano dei centrali difensivi, Praet bracca il regista Maxime Lopez, i due esterni Singo e Vojvoda si fanno metri di campo per contrare i laterali bassi, Lukic e Madragora vanno a prendere i due intermedi neroverdi del 4-3-3 scelto da Dionisi e i tre difensori stanno attaccati al tridente avversario. Un atteggiamento tattico che è il preludio di giocate offensive che sfruttano le catene esterne e i movimenti delle due mezzepunte. Praet si libera nel mezzo spazio di destra e trova la testa di Sanabria, che spedisce alto. Poco dopo, però, l’attaccante granata approfitta dell’azione di Brekalo sulla sinistra e del successivo centro aereo di Singo per beffare, ancora di testa, Consigli, che poi nega il raddoppio allo scatenato attaccante paraguaiano. Nonostante i rischi che si prende il Torino, con un uomo contro uomo a tutto campo, il Sassuolo non riesce a costruire nessuna azione pericolosa per i granata. Anzi, è Mandragora a sfiorare il raddoppio con un sinistro violentissimo da fuori che prende in pieno il palo.
In apertura di ripresa Dionisi cerca di correre ai ripari mettendo Rogerio per Harroui e passando al 4-2-3-1. L’obiettivo è quello di lasciare in inferiorità numerica il Toro sulle fasce raddoppiando la presenza degli esterni. La teoria, però, deve scontrarsi con i fatti che vedono il nuovo entrato costretto a uscire nemmeno dieci minuti dopo l’ingresso in campo e il Torino sempre padrone della partita, come dimostra la traversa colpita dalla deviazione aerea di Sanabria. L’ingresso di Defrel regala un minimo di vivacità offensiva al Sassuolo, anche se sono sempre i granata, in contropiede, ad avvicinarsi al raddoppio con un tiro del solito attaccante paraguaiano, prima dell’ennesima traversa, colpita questa volta da Bremer, con una deviazione di testa, prima di una nuova occasione che il difensore spedisce alta sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Quando meno te l’aspetti, a due minuti dalla fine, arriva il pareggio di Raspadori che approfitta al meglio di un’azione insistita di Berardi. Al Toro, così, non restano che la rabbia di Juric, espulso per proteste, e gli applausi dei 5000 dell’Olimpico che hanno apprezzato la splendida prestazione granata.
IL TABELLINO
TORINO-SASSUOLO 1-1
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora (25′ st Pobega), Vojvoda; Praet (39′ st Baselli), Brekalo (25′ st Pjaça); Sanabria. All.: Juric
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi, Lopez, Harroui (1′ st Rogerio, 10′ st Defrel); Berardi, Scamacca, Raspadori (45′ Ruan). All.: Dionisi
Arbitro: Fourneau
Marcatori: 17′ Sanabria (T.), 43′ st Raspadori (S.)
Ammoniti: Rogerio (S.), Mandragora (T.), Bremer (T.), Scamacca (S.), Pobega (T.), Frattesi (S.)
Espulso: Juric (T.)