Il leggendario nome del tecnico portoghese è da sempre legato principalmente a due cose: vittorie pesanti e dichiarazioni pesanti (spesso accompagnate da altrettante squalifiche). L’ultimo mesetto della Roma si può dunque tranquillamente catalogare come un concentrato dello stile Mourinho, lo stesso che ha fatto innamorare migliaia di tifosi, specialmente tra Milano e Londra. Ma si può già dire che sia ufficialmente tornato lo special one? I dubbi restano, specialmente dopo l’ultimo pareggio.
Foto LiveMedia/Davide Casentini Roma, Italia, 19 febbraio 2022, SERIE A AS Roma vs Hellas Verona FC Nella foto: Roma (RM), Italia, 19 Febbraio 2022, stadi Olimpico, 26° giornata Campionato Serie A Tim 2021/2022, incontro tra le squadre dell’AS Roma e dell’Hellas Verona, nella foto: Mister José Mourinho saluta Mister Igor Tudor dopo l’espulsione LiveMedia – World Copyright
Il dubbio che assale gli addetti ai lavori è che il miglior Mourinho ci abbia lasciati anni fa: troppo diverso il calcio moderno, troppo arretrate le sue idee e troppi gli anni sulla sua carta di identità, sostengono in molti. Dopo l’avventura in chiaroscuro a Manchester (resta comunque l’allenatore più vincente del dopo-Ferguson) e quella molto deludente al Tottenham, José sembrava essersi definitivamente perso, risucchiato dal passare inesorabile del tempo che lo ha reso per molti superato (chiedere anche a Paoletto Di Canio) e vittima del suo stesso personaggio. Oltretutto, se l’avventura alla Roma ha sin da subito ravvivato la sua fantasia comunicativa, tra dichiarazioni forti e affilate nei confronti degli arbitri e spesso dei suoi stessi giocatori, i risultati sportivi sono stati finora piuttosto deludenti, addirittura inferiori a quelli ottenuti dal suo connazionale Fonseca la passata stagione. Eppure, negli ultimi tempi, qualcosa sembra essersi mosso.
I risultati sono ancora altalenanti, non ultimo il pari con l’Udinese, la stagione ancora lunga e difficile, eppure (complice anche il rendimento deludente delle altre) la Roma si trova a una manciata di punti dalla Champions, saldamente in lotta per un posto in Europa, proveniente anche da una importante vittoria nello scontro diretto con l’Atalanta. Tutto sommato, dunque, gli obiettivi stagionali sono ancora ampiamente alla portata, con la possibilità di fare bene anche in Conference League grazie alla vittoria in trasferta nell’andata col Vitesse. Cosa resta dunque da aggiungere a questa salsa per ottenere la vera essenza dello Special One? Ah sì, giusto, le squalifiche e possibilmente qualche frecciatina alla Juventus. Detto Fatto! Durante il finale di gara contro l’Hellas di qualche giorno fa, il tecnico portoghese ha inveito contro il direttore di gara, mimando il gesto del telefono e sbraitando “ti manda la Juventus!”, rimediando due giornate di squalifica definite dal mago di Setùbal come una vera e propria “prigionia”. Gli ingredienti sembrano esserci tutti, la ricetta sembra completa, ma la assaggeremo solo a fine stagione. Solo a quel punto scopriremo se è veramente tornato lo Special One.
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