Con le esclusioni eccellenti di Scamacca e Belotti, è molto probabile che stasera a giocarsi una delle partite più decisive della storia della nostra nazionale ci sarà anche Joao Pedro. Convocato da Mancini tra mille polemiche, il capitano della formazione sarda si ritrova ancora una volta a combattere contro tutto e tutti per dimostrare il suo valore in campo. La sua è una storia di impegno e sacrifici, valori che gli hanno garantito una rivalsa che noi tutti dovremmo rispettare.
La carriera calcistica del centravanti inizia come quella di centinaia di migliaia di ragazzini brasiliani, tra campetti improvvisati e difficili selezioni. Entrato a far parte del settore giovanile dell’Atletico Mineiro, si fa notare come attaccante puro, riuscendo anche ad essere convocato per il campionato sudamericano U-17 del 2009, poi vinto dalla nazionale brasiliana. Questa la sua unica parentesi con i verdeoro, che lo porta alla sua prima stagione in prima squadra. Pur senza acuti, le sue prestazioni sono sufficienti a farlo notare dall’occhio attentissimo di Walter Sabatini, che lo porta a Palermo insieme a diversi altri sudamericani di livello assoluto. Qui Joao scende in campo solo una volta ma, probabilmente, non fosse stato per questa sua primissima esperienza europea la sua carriera si sarebbe persa nell’anonimato delle categorie inferiori, proprio come quella di moltissimi suoi connazionali.
Photo LiveMedia/Luigi Canu Cagliari, Italy, March 05, 2022, italian soccer Serie A match Cagliari Calcio vs SS Lazio Image shows: Galvao Joao Pedro of Cagliari Calcio LiveMedia – World Copyright
La grinta e la determinazione non lo hanno però mai abbandonato: dopo alcune parentesi altalenanti tra Sudamerica e Portogallo, nel 2014 arriva la chiamata del Cagliari. All’inizio viene impiegato come trequartista, ma negli anni ritorna gradualmente al suo ruolo iniziale di prima punta che gli consente di iniziare a segnare gol a grappoli anche in Serie A, per la gioia di tifosi e fantallenatori. Il suo legame con l’Italia viene suggellato ulteriormente dal matrimonio con Alessandra, donna siciliana conosciuta durante la parentesi di Palermo, con la quale mette su famiglia. Stasera può essere l’occasione della vita per Joao, che vestirà con ogni probabilità la maglia azzurra almeno per una manciata di minuti. In questi pochissimi giri d’orologio, però, lui sa che dovrà convincere tutti: è perfettamente conscio del fatto che i tifosi saranno ancora più spietati nel giudicarlo per via delle sue origini. La speranza è che tutto questo non lo intimidisca, ma che grazie al suo cuore grande e abituato a lottare riuscirà a dare un contributo significativo alla nostra causa. In bocca al lupo, Joao!
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