Dopo le dichiarazioni sulle preoccupazioni per la carriera dopo quella da calciatore, Zlatan Ibrahimovic è tornato sull’argomento ritiro. A 40 anni compiuti, le domande sul suo futuro si susseguono: “Non faccio programmi, quello che sarà dev’essere ancora scritto. Non voglio ritirarmi pensando che avrei potuto continuare, me ne pentirei”. Poi la solita battuta da Ibra: “La verità è che giocherò finché non vedrò qualcuno più bravo di me… quindi gioco ancora”. La realtà è che dietro i ragionamenti dell’attaccante svedese del Milan qualcosa si sta muovendo, a prescindere che questa possa essere o meno l’ultima stagione, quella del ritiro è una circostanza che anche Ibrahimovic deve prendere in considerazione: “So che un giorno non avrò più questa adrenalina – ha raccontato alla Uefa -, ma è un problema per tutti i calciatori perché siamo programmati per questo e non possiamo fare nient’altro. Fai queste cose per 20 anni e in cambio ricevi adrenalina. Quando ti viene a mancare tutto devi cominciare da zero”. Nel corso degli anni Ibrahimovic è maturato, ma la forte fiducia in se stesso è andata crescendo: “Qualunque cosa mi accada io sarò sempre lo stesso. O piaccio o non piaccio, ma non cambierò. Io gioco con molta emozione al Milan perché questo club mi ha dato felicità ed è stato bello tornare in Champions League“. Infine un consiglio per i giovani: “E’ facile dire a un bambino di credere in se stesso, è più difficile farlo. Bisogna circondarsi di persone positive perché quelle negative sembra che non vogliano che tu abbia successo”.
Fonte: Sportmediaset
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