Sacchi non ha dubbi: “Calcio italiano fermo dal 2010, non è colpa di Ventura o Mancini”
Arrigo Sacchi ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport all’indomani della disfatta della Nazionale contro la Macedonia del Nord. L’ex CT ha analizzato i problemi che affliggono il calcio italiano ormai da anni.
Sacchi ha proseguito parlando dell’involuzione, anche a livello di club, che il calcio italiano ha avuto negli ultimi anni: “Quello che è successo contro la Macedonia accade sistematicamente da dodici anni con le squadre di club. È dalla Champions dell’Inter di Mourinho del 2010 che non vinciamo nulla in Europa. L’Europeo della scorsa estate è stata una meravigliosa eccezione di cui tutti dobbiamo essere grati. La Nazionale ci ha regalato un trofeo conquistato con merito e bel gioco, ma è stata un’eccezione, appunto, e non certo una regola. I club continuano ad investire su giocatori stranieri e anche i settori giovanili sono pieni di ragazzi che vengono dall’estero. Questo il vero problema”.
Sacchi ha infine analizzato il match contro la Macedonia del Nord: “Mancavano giocatori in forma, questo è stato il problema principale. L’Europeo lo abbiamo vinto da eroi e ieri a Palermo di eroi non ce n’erano. Nella testa c’era anche un po’ di paura, di mancanza di sicurezza o di fiducia nei propri mezzi: possibile che tutti i tiri siano finiti alti? Sarebbe servita un po’ di concentrazione, determinazione e cattiveria agonistica in più. Non dobbiamo comunque dare colpe ai giocatori, loro hanno fatto il massimo e all’Europeo hanno compiuto un autentico miracolo”.
Fonte: Gianluca Di Marzio
LEGGI ANCHE, Infortunio per Piatek: Fiorentina in ansia, rischia tre settimane di stop