Milan, problema attacco: neanche Ibra, in campo per 20 minuti, è riuscito a dare la scossa
Si sente l’assenza di Ibra, quattro gol nelle ultime sei partite: è allarme per Pioli.
Niente drammi, non è il caso, ma il pari con il Bologna ha evidenziato maggiormente un problema in attacco per il Milan. Nelle ultime settimane i rossoneri hanno fatto fatica a segnare. Diverse le occasioni create, ma sotto porta Leao e compagni hanno perso lucidità, lo ha sottolineato anche lo stesso Pioli. Lo dicono pure i numeri: sei partite e quattro gol. Ultima partita con più di una rete segnata il 19 febbraio scorso a Salerno. Un campanello d’allarme da non sottovalutare in vista del rush finale per lo scudetto. Ieri sera, ad esempio, i tiri totali sono stati 33, sette indirizzati verso la porta di Skorupski. Un dominio totale, ma senza portare grandissimi pericoli alla difesa rossoblù. Buon gioco di squadra, la palla scorre veloce e la manovra è abbastanza fluida ma manca il killer instinct. Giroud non segna da tre partite, Leao addirittura da sette. Neanche Ibra, in campo per 20 minuti, è riuscito a dare la scossa. Pioli dovrà lavorare in queste settimane sotto porta e magari rispolverare Saelemaekers, giocatore tatticamente utilissimo e ora finito un po’ nel dimenticatoio scavalcato da Messias. Se l’attacco fatica, c’è la difesa a compensare. Zero gol subiti nelle ultime cinque partite grazie alla coppia Tomori-Kalulu. Equilibrio raggiunto per l’inglese e il francese: un muro invalicabile per gli avversari. Lo scudetto si vince spesso con la miglior difesa, vero, ma ora servono anche i gol degli attaccanti per continuare a inseguire il sogno. Niente drammi, però, come detto, perché il Milan è ancora padrone del proprio destino. Il calendario è ostico, ma questa squadra ha saputo stupire sempre nei momenti di difficoltà. Le cose facili sembrano non piacere a Pioli.
Fonte: Sportmediaset