Vlad in fuga dalla guerra, il portierino ucraino incontra il suo idolo Buffon: “Ho il cuore in gola”
La tabella delle partenze a Termini segna venticinque minuti di ritardo. Vlad non riesce a stare fermo, l’idea di conoscere l’idolo Buffon e ricevere la sua maglia autografata del Parma non l’ha fatto dormire la notte.
“Io faccio il portiere e lui è il migliore di sempre. Lo vedevo in tv, mio padre me ne parlava sempre”, dice mentre cammina sulla banchina, in attesa che l’altoparlante della stazione dia l’annuncio atteso. Vlad, 12 anni, è scappato un mese fa dall’incubo della guerra in Ucraina e oggi ha coronato uno dei suoi sogni: incontrare il più forte portiere italiano.
“Non pensavo fosse mai possibile”, confessa sul treno. Ci è riuscito in occasione di Parma-Como, 33esima giornata di Serie B. Treno da Roma a Reggio Emilia, poi trasferimento con un van, messo a disposizione dalla società gialloblù, fino allo stadio e l’incontro con Buffon.
“Vogliamo invitare Vlad e la sua famiglia allo stadio per la consegna diretta, così che non dimenticherà mai questo momento. Ovviamente, pensiamo noi a tutti i trasferimenti”. A comunicare la decisione è stato lo stesso Buffon con un videomessaggio, che il San Paolo ha fatto vedere a Vlad e a sua nonna, in Italia da 17 anni.
“Tra poco non le prende un infarto alla nonna”, svelano Pierluigi Gambini ed Emanuele Cardinali, responsabili della scuola calcio e accompagnatori in questa speciale giornata di Vlad. Con loro anche la mamma e la sorellina di 2 anni, mentre il padre è rimasto a Leopoli per combattere l’invasione russa.
L’arrivo allo stadio intorno alle 13, un’ora prima della partita. Buffon, non convocato per infortunio, arriva intorno alle 13.30. “Ho il cuore in gola”, dice a bassa voce Vlad, che accoglie l’idolo di sempre avvolto nella bandiera ucraina. Buffon gli sorride, gli va vicino e lo abbraccia, prima di consegnare la busta del Parma con la maglia autografata. “Good luck for your life”, gli dice Gigi. Lo scrive La Repubblica.