Federico Chiesa tornerà in campo proprio come quando arrivò alla Juve: di corsa, in corsa, come piace a lui. Ritroverà un amico caro, Dusan Vlahovic, con il quale l’intesa è già ben collaudata dai tempi della Fiorentina. Ma serve ancora un po’ di pazienza, e concentrazione massima. Il percorso di recupero è lungo, prevede diverse tappe intermedie e non concede distrazione alcuna. Poi sì, arriverà quel momento tanto desiderato, per riformare una delle coppie più interessanti e potenzialmente devastanti del nostro calcio. Ma se ne parlerà in autunno.
L’attaccante si è fermato il 9 gennaio, nel corso di Roma-Juventus. L’entità dell’infortunio era parsa subito grave, poi la conferma: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’intervento di ricostruzione in Austria, presso la clinica Hochrum di Innsbruck, è stato eseguito il 23 gennaio (qualche giorno dopo rispetto alla prima data prevista, causa malessere del ragazzo) dal professor Christian Fink, alla presenza del responsabile sanitario del club bianconero, Luca Stefanini: operazione riuscita ma tempi di recupero inevitabilmente lunghi. Dei sette mesi previsti per tornare in campo, ne sono trascorsi quasi la metà.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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