L’Atalanta ospita la Salernitana nel recupero della 35a giornata. I bergamaschi hanno l’obbligo di vincere per sperare nel piazzamento in Europa League, i granata del sud cercano l’impresa dopo aver fermato Sampdoria, Udinese e Fiorentina in sette giorni. Gasperini lancia Boga al posto di Pasalic, dietro ai colombiani Zapata e Muriel, Nicola conferma la coppia Verdi–Djuric, con Ederson e Coulibaly in mediana. Ancora panchina per Bonazzoli.
La mano di Nicola si vede fin dai primi minuti di gara. La sua squadra si pone a specchio della Dea, Fazio mangia le caviglie a Zapata, Ederson e Coulibaly reggono bene il confronto con Freuler e De Roon. Per mettere in difficoltà i campani serve rompere gli schemi: Scalvini sale sulla trequarti, si sposta la palla sul sinistro e calcia, Sepe blocca a terra. Risponde con qualità la Salernitana, triangolazione fra Ederson e Coulibaly, il maliano calcia da lontano e impegna Musso in presa. Al quarto d’ora ecco la sgasata di Duvàn, che si libera bene di Gyomber ma viene chiuso sul più bello dallo stesso n°23 granata. Gli ospiti non hanno alcun timore reverenziale e cercano sempre la giocata pulita per uscire con classe dalla pressione bergamasca. Ederson conclude da lontanissimo dopo un buono spunto di Verdi, nessun problema per Musso. Al 27′ gli ospiti passano meritatamente in vantaggio: lancio perfetto sulla testa di Djuric, che fa la torre su Scalvini e libera al centro Ederson. Il brasiliano lasciato colpevolmente solo da Demiral ha tutto il tempo di coordinarsi e beffare con una spaccata il portiere. Seconda rete dell’ex Corinthians in A, terza partecipazione a un gol nelle ultime quattro partite dei campani. Delirio nel settore ospiti del Gewiss Stadium, gremito di duemila tifosi giunti da Salerno. Il primo tempo esemplare dei ragazzi di Nicola potrebbe addirittura concludersi sul 2-0, ma Coulibaly cicca il pallone servitogli ottimamente da Verdi dopo una discesa sulla destra. L’Atalanta risponde con i cross, ma è difficile mettere in difficoltà Fazio. Solo una volta il brasiliano manca l’appuntamento col pallone, ma per sua fortuna Zapata arriva in ritardo e il pallone sfila sul fondo.
Subito due cambi per Gasperini, dentro Djimsiti e Pasalic, fuori Scalvini e Demiral. Ma è la Salernitana ancora una volta a partire meglio. Verdi innesca Bohinen, che arriva in area e impegna Musso in una parata sul primo palo. L’Atalanta prova a mettere ordine e a salire nel possesso palla, ma è dagli angoli che nascono le insidie per Sepe. Muriel serve bene Palomino, il suo colpo di testa esce di pochissimo, risponde con la stessa moneta Ederson, grande opposizione di Musso. Le prova tutte Gasperini, inserendo Maehle, Miranchuk e Malinovskyi. I nuovi entrati sono subito protagonisti: il danese per poco non arriva sul pallone spizzato intelligentemente dal russo. Ancora Atalanta in questa fase, che chiude nella propria metà campo la Salernitana e prova a metterla alle strette. Maehle arriva come un treno sul tiro di Muriel respinto da Fazio, ma la sua conclusione è solo potente, para Sepe. Nicola vede la sua squadra in difficoltà e prova a cambiare le pedine: escono Djuric, Verdi, Mazzocchi e Ederson, dentro Bonazzoli, Dragusin, Mousset e Kastanos. La muraglia regge fino all’88’, quando Malinovskyi trova lo spazio giusto per servire Pasalic che è impeccabile e fa 1-1. 12° centro in campionato per il croato, sempre top scorer dei suoi. Sono cinque i minuti di recupero, ma non bastano alla Dea per ribaltare il risultato e superare la Fiorentina. Finisce con un pareggio che non serve più a Nicola, che aveva assaporato l’ennesima impresa, che a Gasperini.
Prova di carattere della Salernitana, che fa meglio dell’Atalanta per conclusioni in porta e percentuale di successo nei duelli aerei, netta la supremazia territoriale della Dea (62% di possesso), manca però la precisione negli ultimi venti metri (solo 25% di precisione nella finalizzazione).
Negative le prestazioni del tridente titolare nerazzurro. Muriel (5,5) fuori dal gioco, Boga dribbla ma non vede mai la porta, Zapata (5) non è ancora al meglio della forma. Buoni gli ingressi dalla panchina di Malinovskyi (6,5) e Pasalic (7).
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