Riscatto Inter, tenacia Milan: il testa a testa scudetto è più vivo che mai
A San Siro i tifosi rossoneri hanno dovuto aspettare 82 minuti prima di esultare. Ma il gol di Leao – quinto portoghese a raggiungere la doppia cifra di gol in un singolo campionato di Serie A dopo Cristiano Ronaldo, Rui Barros, Rui Costa e Beto ma il primo a esserci riuscito prima di compiere 23 anni – fa fare un altro passo al Milan verso lo scudetto. Non solo Leao, perché nel successo contro la Viola pesa anche il miracolo di Maignan sul colpo di testa di Cabral sotto l’incrocio dei pali. E così salgono a 16 i clean sheet del Milan in Serie A, di cui quattro consecutivi in casa.
L’Inter scende in campo a Udine sapendo il risultato del Milan e non stecca, tenendo viva la corsa per il titolo. Il lavoro psicologico di Simone Inzaghi è servito a non sbandare un’altra volta dopo la clamorosa sconfitta nel recupero al Dall’Ara contro il Bologna, nonostante ancora qualche incertezza e un mezzo black-out nel finale. Calhanoglu è assente per squalifica, dentro Gagliardini e non Vidal e l’ex Atalanta svolge bene il compito che gli è stato assegnato. Ancora una volta è Perisic il volto di questa Inter, con il croato a segno per la seconda gara consecutiva: da metà marzo ha preso parte a sette gol – due reti e cinque assist. La nota negativa è il problema al ginocchio accusato da Barella (sostituito all’88’ da Vecino). “Sembrerebbe una forte contusione – ha detto Inzaghi a fine gara – I medici mi hanno abbastanza tranquillizzato. Il giocatore verrà rivisto dallo staff medico ad Appiano ma non sono previsti esami in giornata. L’Inter non molla e ci crede.
Nella prossima giornata l’Inter scenderà in campo venerdì 6 alle 18.45 a San Siro contro l’Empoli, mentre il Milan dovrà aspettare più di 48 ore per replicare ai nerazzurri: domenica sera appuntamento al Bentegodi contro il Verona. Sfida a distanza decisiva: chi sbaglia è fuori.