Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha così parlato in sala stampa al termine di Fiorentina-Roma: “A volte non si hanno le risposte a tutti i momenti negativi. Oggi i ragazzi si sono presentati attenti, grande prestazione, abbiamo fatto una delle migliori gare. Sono contento per tutti, ho visto esultare i ragazzi in maniera esagerata. Rispondere così mi ha fatto un immenso piacere”.
Nico Gonzalez dovesse giocare così, dove potrebbe arrivare?
“Anche lui come la Fiorentina tantissimi alti e bassi, è un campione del sudamerica, sta a lui come a tutti i calciatori convincersi che può fare la differenza. Noi abbiamo bisogno di giocatori di qualità a questi livelli”.
Aver avuto una settimana per prepararla, questo è stato importante? Ha recuperato un capitale come Amrabat…
“Sicuramente mi fai questa domanda perché non è la prima volta che dico che chi non è abituato a giocare ogni tre giorni la paga. È un percorso, ti devi abituare e crescere. In queste settimane tipo è normale che riesci a capire chi ti può dare di più e chi di meno. Amrabat l’ho scelto perché oggi c’era da lavorare molto senza palla, nulla da togliere a Lucas. Tutti dobbiamo essere contenti, vincere in questo modo è una grande cosa”.
Mourinho ha detto che vuole spiegazioni sul rigore da Banti…
“Non ho visto bene il contatto, mi sono girato perché i rigori non li guardo. Non lo so, quest’anno a noi ne sono capitate di tutti i colori. Partita che si è sbloccata così, è stato un premio al nostro approccio”.
Una cosa più delle altre importante… quella dello staff…
“A questi livelli non si può lavorare da solo, c’è bisogno di gente che lavora durante la settimana, di professori, gente che lavora e a livello strategico cambia molte cose. Merito anche loro. Sono io che arrivo qui, ma dietro al lavoro di oggi c’è un’equipe che fa le cose per bene”.
Settimana tipo, quant’è importante per voi avere il destino nelle vostre mani? Torreira disponibile per Genova?
“L’abitudine di giocare ogni tre giorni a certi livelli, la nostra ciliegina sarebbe arrivare dove siamo adesso, ci proveremo in tutti i modi. Abbiamo la possibilità di giocarcela punto punto. Faremo di tutto per rimanerci, subito una trasferta difficile. Tornerà Torreira, non è una bocciatura per lui, oggi partita letta in questo modo. Lunedì tornerà dove ha fatto vedere grandi cose”.
Quanto voleva il terzo gol? La squadra lo sapeva?
“Oggi abbiamo giocato contro una grande squadra, bravi a sfruttare due occasioni, forse alla fine Piatek poteva far gol. Se avessimo fatto il terzo gol in ottica classifica era importante ma va bene così. Le squadre vere sono quelle che ribaltano i risultati e noi dovevamo rialzarci da quattro sconfitte”.
Se a Moena le avessero detto che a 180′ la Fiorentina sarebbe stata in Europa e con il destino nelle proprie mani?
“Avrei firmato, ma la verità è che è nata una nuova Fiorentina dieci mesi fa. Percorsi che nascono in così breve tempo hanno alti e bassi, difficoltà e momenti positivi. L’Atalanta è 5-6 anni che è ad alti livelli, è un esempio da seguire. Se me l’avessero detto forse avrei detto siete pazzi. Vedremo se meriteremo di arrivarci dopo la partita contro la Juve”.
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