Tiago Pinto: “Arbitri? Sono stanco, non capisco il protocollo che si applica in Serie A”
Tiago Pinto, ds della Roma, ha così parlato in sala stampa al termine di Fiorentina-Roma: “Mi dispiace venire qui oggi, non sono uno che amo parlare. Penso sia importante dare un messaggio collettivo, per la città che rappresentiamo. Arriviamo a due giornate dalla fine del campionato, penso ci sia un equivoco, tutte le settimane abbiamo incomprensioni che nessuno capisce. Oggi ne è solo uno in più, dove un tocco su un calciatore in caduta viene valutato da rigore. Io non voglio andare su nessun arbitro, tutti noi siamo capaci di sbagliare, guardiamo noi stesso ma devo dire che arriviamo alla fine della stagione stanchi. È facile dire che a Roma si lamentano spesso degli arbitri, gli episodi si susseguono. Mi dispiace venire qui oggi ma dopo trentasei giornate non riesco a capire il protocollo che si applica in Serie A”.
Errori arbitrali hanno condizionato in che misura la Roma?
“Tutti noi, alla fine della stagione abbiamo sempre la nostra responsabilità. Io non voglio dire un numero esatto, ma tutti voi, sapete molto bene che ci sono stati tanti episodi che sono stati di malgiudizio. Io guardo tutte le partite della Serie A e la mia incomprensione non è solo mia, noi tutte le giornate ne abbiamo. Purtroppo la Roma ha avuto molto sfortuna in situazioni incomprensibili”.
Critica nei confronti del VAR, ma Guida ha dei precedenti non fortunati con la Roma, ci sono anche degli arbitri…
“Questo mestiere è difficile, ma deve esserlo per tutti. La Roma è stata sfortunata, non parlo dei singoli arbitri. Purtroppo arriviamo a due giornate dalla fine, al 4′ della partita ci confrontiamo su una situazione che non riusciamo a capire. Sono stanco che tutte le settimane vengono a fare i complimenti, ma alla fine arriviamo alla partita dopo casa dopo la semifinale ed abbiamo una situazione così. Non capisco il criterio dell’intervento del VAR e del rigore”.
Tifoserie calda a Roma, non pensa che si possa riaccendere se si parla troppo di arbitri…
“No, credo che questa sia una domanda creativa, perché tutte le settimane vedo dirigenti di arbitri che si lamentano. Io sono qui a Roma da 8 mesi ho parlato due volte. La Roma mai cerca scuse. Siamo una società pacifica, se alla fine di una stagione tutti noi dobbiamo prenderci delle responsabilità, che lo faccia tutti. Ma nel calcio i punti e le classifiche non cambiano”.