Sin dai primi minuti di gioco si era capito quale delle due squadre avesse approcciato nel modo migliore la partita. Una Sampdoria spensierata, e finalmente libera dalla corsa salvezza, crea dall’inizio problemi alla Fiorentina con azioni di qualità. Il pressing blucerchiato è molto alto e non lascia spazio agli ospiti viola per sviluppare le proprie iniziative. Al 16′ arriva la conferma della buona partenza della Samp: cross su punizione da lontano di Candreva e zampata puntuale di Ferrari che era riuscito a scappare dalla marcatura di Biraghi. Si tratta davvero di una doccia fredda per la squadra di Italiano, che sembra apparentemente sulle gambe e distratta. La Fiorentina, tuttavia, non può di certo arrendersi e spegnere così prematuramente i sogni europei dei tifosi in trasferta. La situazione non cambia molto e, nonostante abbia portato molti uomini nella metà capo blucerchiata, la Viola non riesca a rendersi pericolosa facendo unicamente un possesso palla sterile. La pressione per il piazzamento europeo forse è troppo pesante per la formazione toscana che non riesce a superare la difesa compatta della Sampdoria. I padroni di casa continuano a dimostrare tranquillità nelle giocate. Al 29 Sabiri, uno dei migliori fino a questo momento, inventa un’imbucata da maestro e Quagliarella rifinisce con uno scavetto da attaccante vero. I tifosi della Fiorentina sono increduli, la propria squadra non esce più da questo stato confusionario ed ora è difficile recuperare 2 goal.
Prima dello scadere Bonaventura si divora un goal al 34′ ed è forse l’unica occasione degno di nota di questo fine primo tempo. La Fiorentina deve rimboccarsi le maniche se vuole rimontare un incontro, per ora, a senso unico.
L’arbitro fischia l’inizio della seconda frazione di gara e possiamo lontanamente immaginare cosa possa avere detto Italiano ai suoi prima di entrare di nuovo in campo. I giocatori della Viola non possono più sbagliare, e cercano di riprendere il controllo del match aumentando il ritmo del fraseggio e gli inserimenti. La Fiorentina sfiora la possibilità di accorciare le distanze nel risultato, prima con un tiro alto sopra la traversa di Ikonè e poi con Cabral che sbaglia clamorosamente davanti alla porta. La lucidità che serve e manca ai toscani pare sia tutta concentrata nella testa della formazione blucerchiata. Italiano mette dentro forze fresche per cambiare il destino del match, ma è una mossa che serve a poco: La Samp realizza il terzo goal al 71′ con il suo motorino Morten Thorbsy che batte Terracciano su un assist al bacio di Candreva. La curva della Doria si infiamma vedendo i propri idoli offrire loro una performance più che rara in una stagione altalenante. Sembra sia scesa in campo una sola squadra, insaziabile e che non accontentandosi del già largo risultato compie il poker al 83′ con un siluro fuori area di Sabiri. Ormai la Fiorentina pare completamente persa e in balia degli avversari, che non non smettono di far tremare la difesa viola. Gli ospiti devono comunque finire la partita tentando di salvare il salvabile e all’89 riescono ad ottenere un calcio di rigore. Questo viene freddamente realizzato da Nico Gonzalez, ma serve a poco modificare il tabellino con una rete dentro una partita di completo dominio blucerchiato.
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