Milan, attento alla costruzione dal basso: la partita d’andata insegna
Quel 28 novembre il Milan ha cercato di tenere impegnato il settore arretrato del 4-3-3 degli emiliani schierando una linea di cinque giocatori (da destra, Florenzi, Saelemaekers, Diaz, Leao ed Hernandez) alle spalle di Ibra. In fase offensiva era una sorta di 2-2-5-1, con Kjaer e Romagnoli a comporre il reparto difensivo e la coppia Bennacer-Bakayoko a centrocampo. Dopo il vantaggio rossonero il Sassuolo ha ribaltato la partita con un gol su calcio piazzato ma, soprattutto, con due palloni recuperati con il pressing alto, sfruttando l’uscita palla a terra del Milan.
Un rischio che Pioli avrà messo in conto, anche perché una volta recuperato il pallone, i neroverdi possono sfruttare la qualità dei quattro giocatori offensivi del 4-2-3-1 attuale: Berardi e Traoré sulle fasce e Raspadori e Scamacca in posizione centrale. L’ultimo Milan non disdegna la giocata lunga, sfruttando il piede nobile di Maignan, la velocità di Leao e la ricerca delle posizioni giuste per gestire le cosiddette “seconde palle”. Molto probabile che questa sarà una soluzione ricercata dai rossoneri nella gara del Mapei. Partendo dal presupposto che il Milan non ha nessun interesse a forzare le giocate e a “fare” la partita, è probabile che, in fase difensiva, alterni il pressing alto alla difesa posizionale, considerando che la squadra di Dionisi è particolarmente abile a uscire dall’aggressività avversaria, con Consigli che sa trovare l’uomo alle spalle della pressione.
Il Milan dovrà poi fare particolarmente attenzione a non lasciare troppo spazio sulle fasce, soprattutto la sinistra dell’attacco avversario. Traoré sa essere micidiale nell’uno contro uno e sfrutta le combinazioni con Kyriakopoulos, mentre dall’altra parte Berardi cerca di più il taglio verso il centro, accompagnato dagli inserimenti profondi di Frattesi (uno dei migliori del campionato in questo fondamentale). Avendo dimostrato che la capacità di lettura delle varie fasi della partita e delle situazioni di gioco sono l’arma in più dei rossoneri in stagione, non ci sono dubbi che Pioli e i suoi sapranno trovare la contromisura corretta alle caratteristiche avversarie. Anche se tra la lavagna (o lo schermo del video) e il campo, c’è sempre una bella differenza.