Fabio Capello, ospite del forum “Il Calcio che l’Italia si merita”, organizzato dal Corriere dello Sport, ha affrontato diversi temi relativi al futuro di questo sport: “Io penso che in questo momento si debba avere una visione internazionale delle cose, cercare di trovare il meglio dove stanno ottenendo dei risultati, soprattutto avere grande attenzione alla fase sportiva. Nella fase sportiva, e parlo di campo, i risultati vengono dai settori giovanili, assieme a una dirigenza che ha una visione internazionale e con idee innovative. Secondo me siamo un po’ arretrati: guardiamo solo al nostro orticello. Dobbiamo cercare di trovare la parte positiva nelle critiche”.
Albertini l’ha mai invitata a parlare a Coverciano?
“No, mai. Si vede che ho poca esperienza internazionale e poco da insegnare. Avendo fatto cinque anni di settore giovanile, avendo allenato diverse squadre, ho poco da dire. So che vengono invitati allenatori giovani, io sono felice di quello che mi è successo con la scuola di Coverciano. Forse non sono di un certo partito. E pensare che sono io ad averlo portato al Milan. L’altro giorno sono stato a un convegno di allenatori lombardi: uno ha detto che il più grande miglioramento si ha tra i 4 e i 6 anni. Ma di che parliamo? Fino ai dodici anni, almeno, il calcio deve essere ludico. Facciamoli divertire, poi si vedrà”.
Fonte: TMW
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