LA PARTITA
L’attesa è finita. Dopo 11 anni di sofferenze, rivoluzioni, cambi di proprietà e un solo trofeo conquistato, la Supercoppa italiana nel 2016, il Milan è di nuovo sul tetto d’Italia. A Reggio Emilia i rossoneri disputano un match praticamente perfetto, giocando senza alcun tipo di ansia da prestazione e annientando una squadra, va detto, a dir poco arrendevole. Il percorso iniziato a ottobre del 2019 con Pioli viene dunque coronato dal titolo che tutta la Milano rossonera attendeva e che rappresenta il primo in assoluto nella carriera del tecnico parmigiano.
L’avvio del Milan è a dir poco tambureggiante e tra il 7′ e il 10′ va quattro volte a un passo dal vantaggio: prima Consigli si supera sulla zuccata di Giroud, poi Ferrari mura il sinistro a botta sicura di Leao, sul calcio d’angolo che ne consegue Lopez salva sulla linea il colpo di spalla di Tomori e infine ancora Consigli è bravissimo in uscita a tu per tu con Saelemakers. I ragazzi di Pioli sono indiavolati e al 17′ passano meritatamente in vantaggio: a dare il La all’azione è una follia di Ayhan a centrocampo, che si avventura in dribbling su Leao e poi gli spalanca la strada verso la porta. Il portoghese serve Giroud nel cuore dell’area, il 9 è bravo a colpire col sinistro e fortunato a infilare con un doppio tunnel prima Ferrari poi Consigli. In campo (e sugli spalti) c’è solo una squadra e Consigli è costretto agli straordinari, miracoleggiando prima su una botta da fuori di Tonali, poi su un’altra zampata imprecisa di Tomori. Lo 0-2 è solo questione di tempo, ma a ispirarlo è ancora una sciocchezza della difesa neroverde: questa volta è Ferrari a regalare palla a un incontenibile Leao, che tocca ancora dentro per Giroud e gli regala la più comoda delle doppiette. Al 36′, sull’ennesimo pallone perso in uscita dai ragazzi di Dionisi, arriva anche lo 0-3: terzo assits di Leao e gol di Kessie. Poco prima dell’intervallo si prende i riflettori anche Maignan, con un riflesso miracoloso sulla spizzata di testa di Frattesi.
Nella ripresa i ritmi, inevitabilmente, si abbassano. Il Milan attacca un po’ più a folate e il Sassuolo prova a fare capolino in avanti, ma la sfida comincia presto a trasformarsi in una sorta di lunga attesa verso le celebrazioni finali. A 20′ dal termine entra Ibrahimovic a prendersi l’ovazione del suo popolo e pochi minuti dopo lo svedese si dispera, perché il suo 0-4 è annullato per fuorigioco in partenza di Leao. Un altro sussulto arriva all’86’ ed è di marca neroverde: il bel destro a giro di Traorè si stampa però sul palo alla sinistra di Maignan, deviato dal francese. Pochi istanti dopo va vicino alla gloria anche Calabria, in sganciamento offensivo, ma Satalino (entrato al posto di Consigli) gli nega la gioia del poker. Nel frattempo sugli spalti e in panchina la festa è già cominciata e al 90′ può impazzare definitivamente.
LE PAGELLE
Leao 8 – Semplicemente incontenibile. I difensori del Sassuolo gli danno una mano, ma lui disputa un primo tempo da alieno, servendo 3 assist e trascinando i suoi anche nell’ultima partita.
Giroud 7,5 – Mette la firma sullo scudetto con una doppietta da rapace d’area di rigore. Questa e quella nel derby di ritorno resteranno nella storia del club.
Kessie 7 – Si congeda dai rossoneri con un’altra grande performance e il gol che mette in ghiaccio partita e titolo a fine primo tempo.
Ayhan 4,5 – Il gol del vantaggio rossonero nasce da una sua follia a centrocampo. Svagato e distratto come tutta la squadra.
Ferrari 5 – A inizio partita si immola su Leao negandogli un gol quasi fatto, poi crolla come tutta la difesa, omaggiando il portoghese in occasione dello 0-2.
Consigli 6,5 – Il primo tempo è letteralmente un tiro al bersaglio verso la sua porta. Incassa 3 gol, ma ne salva almeno altrettanti.
IL TABELLINO
Sassuolo-Milan 0-3
Sassuolo (4-3-3): Consigli 6,5 (37′ st Satalino 6,5); Muldur 5, Ayhan 4,5, Ferrari 5 (37′ st Peluso sv), Kyriakopoulos 5; Frattesi 6 (13′ st Traorè), Lopez 5 (1′ st Magnanelli 6), Henrique 5; Berardi 5,5 (22′ st Defrel 5,5), Scamacca 4,5, Raspadori 4,5.
Allenatore: Dionisi 4,5
Milan (4-2-3-1): Maignan 6,5; Calabria 6,5, Kalulu 6,5, Tomori 6,5 (36′ st Romagnoli sv), Hernandez 6,5; Tonali 6,5 (1′ st Bennacer 6), Kessie 7; Saelemaekers 7 (36′ st Florenzi sv), Krunic 6,5 (27′ st Diaz 6), Leao 8; Giroud 7,5 (27′ st Ibrahimovic 6).
Allenatore: Pioli 8
Arbitro: Doveri
Marcatori: 17′ e 32′ Giroud (M), 36′ Kessie (M)
Ammoniti: Tonali (M), Lopez (S), Kyriakopoulos (S)
Espulsi:
LE STATISTICHE
– Il Milan ha ottenuto 86 punti in questa Serie A; soltanto nel 2005/06, i rossoneri hanno fatto meglio (88) in una singola stagione, nell’era dei tre punti a vittoria (escluse penalità).
– Il Milan è tornato a vincere un trofeo per la prima volta dopo 1976 giorni, ovvero dalla Supercoppa Italiana del 23 dicembre 2016, a Doha, contro la Juventus.
– Olivier Giroud è diventato il giocatore più anziano (35 anni, 234 giorni) a raggiungere la doppia cifra di gol nella sua stagione d’esordio in Serie A.
– Olivier Giroud è diventato il terzo francese a raggiungere la doppia cifra di gol in una singola stagione di Serie A, con la maglia del Milan, dopo Jean-Pierre Papin (13 nel 1992/93) e Jérémy Ménez (16 nel 2014/15).
– Dopo avere segnato i suoi primi cinque gol in Serie A in casa, Olivier Giroud ha realizzato le ultime sei reti in trasferta.
– Rafael Leão ha partecipato ad almeno una rete nelle ultime sei partite di campionato: tre gol e cinque assist nel periodo.
– Franck Kessié non segnava da 14 partite in Serie A, dal 22 dicembre contro l’Empoli.
– Hamed Traore ha giocato oggi la sua partita numero 100 con la maglia del Sassuolo, contando tutte le competizioni.
– Quella di oggi è stata la 300ª presenza per Andrea Consigli con la maglia del Sassuolo in tutte le competizioni.
– Il Sassuolo ha subito gol in tutte le ultime 16 partite casalinghe in Serie A, propria peggior striscia nel massimo campionato.
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