Maestra sotto accusa, fa cantare l’inno della Roma anche ai bambini laziali e juventini. Protestano i genitori
Che a Roma, da mercoledì sera, praticamente non si parli di altro che non sia la Conference League è vero. Ma è vero anche che per qualcuno tutto questo sta diventando un’esagerazione. È quanto pensano i genitori di alcuni bambini di una scuola di Roma, arrabbiatissimi perché la maestra avrebbe fatto cantare ai figli, in classe, l’inno giallorosso. E, non essendo tutti romanisti, la cosa non è stata proprio apprezzata. Il fatto, di cui esiste anche un video, è accaduto al plesso Caterina Usai, la primaria dell’istituto comprensivo Via Savinio 43, in zona Talenti dove da ieri non si parla d’altro. Anche perché alcuni genitori si sarebbero lamentati, tra cui il papà di un bambino laziale che avrebbe raccontato delle lacrime del figlio, costretto a cantare l’inno della squadra rivale.
La spiegazione della maestra
A provare a chiarire tutto ci ha pensato ieri la maestra Daniela, a Radio Sei, spiegando: “Il bambino soffre di forte emicrania, piangeva per quello. Era già venuto la mattina e con la madre abbiamo deciso di dargli un po’ di tachipirina, eravamo d’accordo che se non fosse passato sarebbe venuta a riprenderlo. Ho messo l’inno della Roma in maniera scherzosa, perché dei bambini erano andati a scuola con la maglia della squadra. Tra l’altro – ha aggiunto – io non sono neanche una tifosa di quelle accanite e la mia famiglia è divisa. È stato fatto in maniera totalmente innocua e non premeditata, ma posso capire che possa aver disturbato. Per questo per par condicio metterò anche l’inno della Lazio, anche se in classe ci sono anche due juventini”. E chissà se andrà bene o ci saranno altre polemiche.
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