A distanza di 20 anni da quel Corea del Sud-Italia passato alla storia per il suo golden gol che eliminò gli azzurri di Trapattoni agli ottavi, Ahn Jung-hwan torna a parlare e lo fa a La Gazzetta dello Sport: “Ho gli stessi ricordi di vent’anni fa. È stata una partita speciale per me e per il mio Paese. Nessuno credeva che potessimo riuscire a battere l’Italia. Dopo tutto questo tempo, si parla ancora delle decisioni arbitrali, ma credo basti guardare la preparazione che avevamo, il nostro modo di giocare. L’allora ct Hiddink ci aveva reso una squadra forte sia fisicamente sia psicologicamente. Non avevamo paura di nessuno. Se quella vittoria fu meritata? Sì, basta guardare i risultati della mia nazionale nelle amichevoli prima del Mondiale 2002. Abbiamo perso solo due sfide su otto, contro Uruguay e Francia. Sentivamo di essere la grande sorpresa della competizione”.
Inevitabile finire sull’argomento sull’arbitro Byron Moreno, l’altro grande protagonista in negativo: “Abbiamo sempre rispettato le decisioni degli arbitri, sono definitive e irrevocabili – sottolinea l’ex giocatore ritiratosi nel 2012 -. Indipendentemente dal fatto che Moreno possa aver commesso degli errori, senza il Var ogni fischio era un problema. Noi accettavamo tutto, anche se a volte il risultato era doloroso. La verità è che abbiamo preparato bene la gara con l’Italia. Avevamo analizzato nel dettaglio ogni giocatore azzurro”.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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