Arrivabene ammette prima l’accordo poi il dietrofront ma: “Tra Dybala e la Juve nessuna guerra”
“Se un rinnovo può diventare un costo troppo oneroso per l’idea che ci siamo dati sugli stipendi, se il giocatore non ha un valore tecnico pazzesco, allora: arrivederci e grazie. È inutile fare un rinnovo al rialzo che carica di ulteriori costi quello zaino, solo per avere un nome piuttosto che un altro. Noi partiamo con l’idea che c’è solo un nome che conta: Juventus”. A parlare, nella lunga intervista a Tuttosport, è l’ad della Juventus, Maurizio Arrivabene, che fra le altre cose torna sull’addio di Paulo Dybala.
“Hanno influito anche questi discorsi – sottolinea Arrivabene -. C’era stato un accordo, poi c’è stato l’aumento di capitale, ci siamo tutti presi una pausa, di cui i procuratori erano informati e d’accordo, per effettuare valutazioni all’interno del Consiglio di amministrazione. Ci siamo rincontrati e abbiamo detto che i termini erano cambiati, perché volevamo muoverci in maniera diversa. Per cui da un contratto quadriennale a certe cifre, che vorrei evitare di citare per evitare ulteriori polemiche, siamo passati a un’altra strategia. Anche perché tutti sanno chi è arrivato a gennaio, no? Ma questo non ha compromesso i rapporti, non c’è stata nessuna guerra fra noi e Dybala”.
L’addio. “Dopo la decisione ci siamo sempre salutati cordialmente al centro sportivo. Diciamo che c’è stata una decisione senza se e senza ma su questa vicenda e l’abbiamo messa in atto. Mi auguro che Dybala trovi la squadra e le soddisfazioni che merita – conclude l’ad della Juventus -. Dal nostro punto di vista le cose hanno un inizio e una fine. Ribadisco: la Juventus è sopra tutto. Ci sono giocatori che hanno lasciato un’impronta profonda, ma il marchio Juventus è sempre più importante”.
Fonte: TMW