Fuorigioco semi-automatico al via con i Mondiali: 12 telecamere, registrano 50 volte al secondo
Scrive Sportmediaset, il Mondiale in Qatar terrà a battesimo il fuorigioco semi-automatico, l’ultima tecnologia anti-polemica. Il nuovo sistema (nome tecnico: “Limb-tracking technology”, ovvero tecnologia di tracciamento degli arti) si basa sul lavoro coordinato di 12 telecamere, installate sul tetto dello stadio, e dedicate a registrare 29 punti dati di ogni singolo giocatore (tutti gli arti e le estremità rilevanti), 50 volte al secondo, calcolando la loro esatta posizione in campo, in ogni zona del terreno di gioco, così da poter effettuare una chiamata corretta e rapida.
Anche il pallone ufficiale del torneo, Al Rihla, fornirà un ulteriore elemento di rilevamento, tramite un sensore installato al centro della sfera, che invierà dati alla sala-video, 500 volte al secondo. Secondo la Fifa, che ne ha ufficializzato l’utilizzo nella prossima Coppa del Mondo (al via il 21 novembre), si tratta della più importante innovazione tecnologica nel mondo del calcio, dopo l’introduzione della “Goal Line Technology” e della VAR, che aveva debuttato al mondiale di Russia quattro anni fa. Dopo lunghe e positive sperimentazioni, anche durante il mondiale per club dell’anno scorso, la nuova tecnologia sarà supportata da animazioni in 3D di ultima generazione, che verranno visualizzate sugli schermi sia in diretta allo stadio sia in tv.
Mantenendo, però, i direttori di gara al centro del processo decisionale. “Gli arbitri e gli assistenti arbitrali saranno ancora responsabili della decisione sul campo di gioco – ha spiegato Collina, intervenuto nel corso di un webinar FIFA sul tema -. La tecnologia offrirà solamente un ulteriore valido supporto per prendere decisioni più accurate e rapide, in particolare quando l’azione in fuorigioco sarà molto delicata e molto difficile”. Soddisfazione per questo ulteriore avanzamento tecnologico, che dovrà garantire decisioni arbitrali sempre più accurate, è stata espressa dal presidente FIFA, Gianni Infantino: “Si tratta di una tecnologia che giunge dopo tre anni di ricerca e test, e di cui la Fifa è estremamente orgogliosa. Perché la FIFA si impegna a sfruttare la tecnologia per migliorare il gioco del calcio a tutti i livelli”. Un miglioramento già avvenuto grazie all’utilizzo della VAR, come sostenuto da Collina: “La VAR ha avuto senza dubbio un impatto molto positivo, riducendo il numero di gravi errori in maniera drastica. Ci aspettiamo che questo nuovo strumento ci faccia compiere un ulteriore passo in avanti, soprattutto rispetto ai tempi necessari per chiarire situazioni complicate”.