Ferrieri Caputi: “Sono stata ferita, ho subito insulti dalle tribune e dal campo. Ma oggi non ci sono più barriere”
Maria Sole Ferrieri Caputi è pronta a scrivere la storia. La 32enne livornese, a partire dalla prossima stagione, diventerà la prima donna ad arbitrare in Serie A e il conto alla rovescia è già cominciato: “Ci stiamo preparando, stiamo lavorando per il campionato – ha detto in una conferenza stampa presso la sede della Figc dedicata al movimento arbitrale femminile -. Sono concentrata, voglio arrivare pronta al grande appuntamento”.
Ferrieri Caputi è stata la seconda donna ad arbitrare una partita di Serie B, dopo la collega Maria Marotta, e la prima ad arbitrare una squadra di Serie A, il Cagliari, in Coppa Italia. Dal 2022/23 entrerà nelle rotazioni della massima divisione, come già ufficializzato il 1° luglio dal presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange.
Il percorso, naturalmente, non è stato privo di ostacoli: “Sono stata ferita, sì, ma mi hanno dato la spinta a fare meglio. Facevano di tutto per non mettermi a mio agio, anche se nei professionisti questo atteggiamento è più attenuato, gli scogli veri ci sono stati all’inizio. Penso agli insulti dalle tribune, o a quelli in campo… Un momento bello? Quando facevo l’assistente a Pistoia, lo speaker mi ha annunciato e ho sentito molti applausi. Questo mi ha fatto molto piacere. Non c’è stato un momento esatto nel quale ho pensato di potercela fare, ma da quando c’è stato un cambio ai vertici dell’Aia c’è stata una maggiore vicinanza e un maggior sostegno, ci hanno offerto gli strumenti per crescere. Oggi non ci sono più barriere del tipo ‘lei non può perché non la vogliamo’. La possibilità di svolgere anche il ruolo di Var? Sia io che Maria Marotta siamo certificate come Var, quindi possiamo svolgere quel ruolo anche se forse in quello ci manca un po’ di esperienza. Però c’è la volontà di affermarci in qualunque campo”.