Sofyan Amrabat, centrocampista della Fiorentina, ha così parlato in conferenza stampa dal ritiro di Moena dove la squadra gigliata si sta preparando per la prossima stagione:
Il vero Amrabat è quello visto negli ultimi due mesi di campionato? Italiano simile a Juric?
“Penso che negli ultimi due mesi, giocando molto, è stato importante per me. Come opportunità, ritmo di partire. Così come la Coppa d’Africa a gennaio. Sono tornato a Firenze con cinque partite nelle gambe. Da lì ho iniziato a giocare di più. Ho avuto sempre un buon rapporto con lui anche quando non giocavo prima, mi ha sempre aiutato. Poi alla fine è arrivato il mio momento, l’ho stretto e penso che posso giocare in questo modulo”.
Hai sottolineato il grande cambiamento, il problema era solo il fatto che tu giocassi poco?
“Come ho detto prima per è importante il ritmo di partita, quando gioco tutte le settimane mi sento bene, forte, preferisco giocare tutti e tre i giorni. Sono pronto, carico. Spero di fare una grande stagione”.
Che cosa hai provato quando la Fiorentina ha deciso di puntare su di te?
“Penso che questo sia molto bello, Torreira è un grande giocatore, differente da me. Ha fatto una stagione top”.
Fra tutti i giocatori arrivati, sei stato l’unico voluto dal Presidente. Questa cosa per te è stata un peso, o pensi ti possa dare ancora più forza?
“La gente che conosce me molto bene, sa che mi piace la pressione. Penso anche agli ultimi due mesi, nella partita contro la Juve, la Roma, ho giocato bene. È un grande onore essere qui. Sono felice”.
Qual è stato il momento più bello e più brutto da quando sei a Firenze?
“Il più bello l’ultima partita contro la Juve, il più brutto l’ultima stagione quando sono arrivato qui e giocavamo senza i nostri tifosi. Per tutta la squadra era difficile giocare a Firenze”.
Qual è stato il momento di svolta della scorsa stagione?
“Sì forse sì, penso che il mio ruolo è stato molto importante per i risultati, per i tre punti. Ho fatto questo errore, volevo recuperare a tutti i costi e così è stato molto bello”.
A Novembre sarai impegnato con il Marocco. La tua preparazione come sarà mirato? Le aspettative del Marocco?
“Penso che abbiamo un gruppo difficile, contro Canada, Belgio e Croazia ma nel calcio niente è impossibile, noi andremo in Qatar per passare il turno e provare qualcosa di straordinario”.
Qual è il tuo obiettivo personale in questa stagione?
“Il mio obiettivo è continuare così. Sento fiducia dal mister, questo è molto importante per me, sentire questo. Penso che posso solo migliorare, piano piano. Importante è il lavoro per la Fiorentina. Quando sono arrivato qui, ho detto voglio il massimo con la Fiorentina. Cos’è il massimo non lo so. Quest’anno proveremo a fare meglio”.
Quest’anno sarai tu il play, l’anno scorso Torreira è entrato diverse volte e segnato gol. Mandragora pensi sia un ottimo rivale in quel ruolo?
“Il mister chiede a tutti gol e assist, penso che questo sia fondamentale per quando voglio fare qualcosa di speciale, una grande stagione. Mandragora è molto forte, molto gentile. Penso che ci possa dare una grande mano”.
Come ti stai trovando qui a Moena?
“Molto importante iniziare qui, l’anno scorso sono arrivato tardi quando è iniziata la stagione. La squadra quando sono arrivato vinceva, giocava molto bene”.
Sei uno di quello che ha più esperienza in Europa, come te la immagini la Conference?
“Ho giocato in Champions ed anche in Europa è stata una serata bellissima, speciale. Non vedo l’ora che inizi l’avventura in Europa”.
Mandragora è un giocatore che ti starà molto accanto. Che rapporto si sta instaurando tra di voi?
“Questo è normale, quando arriva un nuovo giocatore nello stesso ruolo, bisogna sempre aiutarlo. Ma lui è intelligente, anche il mister lo carica, parla molto con lui. Penso che lui non abbia bisogno di me, ma quando ha bisogno sono qui”.
Sei pronto a sostituire Torreira? Italiano ti ha chiesto un obiettivo in termini di gol?
“Normale che anch’io voglio fare più gol, spero quest’anno di fare più reti in allenamento”.
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