Dybala si presenta: “L’Inter non mi ha tradito. Se segno alla Juve non esulto. Roma da scudetto? È presto”

Fonte foto: pagina Instagram Roma

Scrive Sportmediaset, a Roma è il Dybala-day. Nel primo pomeriggio è andata in scena la conferenza stampa di presentazione dell’argentino al centro sportivo “Bernardini” di Trigoria, ma l’attesa è soprattutto per questa sera. La Joya, infatti, sarà il grande protagonista di un evento-show all’Eur dedicato ai tifosi giallorossi. Appuntamento alle ore 21 al Palazzo della Civiltà Italiana, vicino alla sede della società capitolina.

A Roma trovi un gruppo pronto, con giocatori importanti. È giusto alzare le ambizioni e pensare allo scudetto?
“Credo che sia presto per parlare di scudetto. C’è tanta voglia da parte di tutti, la Roma ha vinto un trofeo molto importante e ci sono ancora obiettivi importanti. A tutti piace vincere, dobbiamo farlo partita dopo partita e più avanti vedremo dove saremo arrivati. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo lavorare con serenità”.

Marotta ha detto che all’Inter non servivi, ti sei sentito tradito?
“No, per niente. Da quando è finito il mio contratto con la Juve i miei agenti hanno parlato con tante squadre. Io ho un rapporto molto bello da tempo con Marotta, tante squadre si sono avvicinate, poi è arrivato Tiago Pinto a Torino e le cose sono cambiate”.

Ti vedi meglio da seconda punta o da trequartista? Quanto ha inciso la telefonata di Mourinho per la tua decisione?
“Sulla questione tattica, penso che sarà lavoro del mister. Deciderà lui dove dovrò giocare, io sono aperto a giocare dove vorrà. La sua chiamata mi ha fatto un piacere enorme, un giorno mi ha scritto all’improvviso dopo che ci eravamo già sentiti con il direttore. Ma ringrazio tutti”.

Quali sono le certezze che hai ricevuto qui alla Roma?
“La prima cosa che avevo chiesto al Mister è stata cosa puntiamo a vincere. A me piace vincere, a lui anche. Sia Mourinho che la società mi hanno dato dei punti su cui soffermarmi, qui c’è grande fiducia e consapevolezza. Questo è molto importante per andare avanti e per perseguire gli obiettivi. Io cercherò di dare il massimo e portare la mia esperienza per continuare a vincere”.

Cosa ti ha colpito dei tifosi della Roma? Se segnerai contro la Juve, esulterai?
“Ovviamente non esulterò. Sono molto curioso di vedere cosa succederà stasera con i tifosi. So che questa piazza è molto calda, la gente ci sta sempre vicino e non vedo l’ora di vedere i tifosi stasera e di abbracciarli”.

Pensi che la Roma sia la piazza ideale per divertire?
“Credo che il calcio sia cambiato tanto, ci sono giocatori molto fisici e veloci e si vedono meno giocate belle. Ma quello che conta è il risultato finale, io voglio vincere e questo deve essere il primo obiettivo. Ho delle caratteristiche mie, farà il mio gioco per aiutare i compagni”.

Che differenze hai trovato tra la Roma e la Juve? Le parole di Totti ti hanno convinto?
“Sto conoscendo molta gente nuova, devo imparare ancora i nomi di quelli che lavorano intorno a noi. Vedo un club organizzato in tutti gli aspetti, mi stanno aiutando in tutto. Sono contento di come mi trattano. Totti? Ci siamo visti alla partita di Eto’o. Abbiamo parlato un po’ lì, ma non c’erano certezze ancora. Lui mi ha parlato di Roma molto bene, non ci siamo risentiti in questi giorni”.

Hai un’età che ti permette di essere nel pieno della maturità. Il Dybala di Roma può essere il migliore di sempre?
“Io lavoro per quello, mi auguro che possa essere così. Sto cercando di mettermi nella migliore condizione fisica, ci saranno tante partite da qua a quando ci sarà la sosta per i Mondiali. Dopo gli anni alla Juve ho acquisito esperienza, cercherò di dare il massimo nello spogliatoio per aiutare a vincere e per essere sempre positivi nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno durante l’anno”.

Nella scorsa stagione potevi fare di più?
“È normale che ci siano state delle critiche, quando sei alla Juventus ti chiedono sempre di più. Potevo fare più gol e raccogliere più minuti, ma a causa di alcuni infortuni non è stato possibile. In ogni caso, i miei numeri sono stati tra i primi in diversi aspetti, non solo per gol e assist”.

Cosa è successo con la Juventus? Perché è finita?
“Io credo che il direttore Arrivabene sia stato molto chiaro, avevamo un accordo da firmare a ottobre e poi la società ci ha chiesto di aspettare. A marzo la società ci ha detto che non avrei fatto parte del progetto futuro. Non è stato un problema economico, la società ha preso un’altra decisione insieme al mister. Ho detto che se questa era la loro scelta, per me non era un problema”.

In tanti pensano che Roma sia la piazza giusta per te, secondo te perché?
“Ho parlato tanto con il direttore, con il mister e con il presidente, sapendo come si sta costruendo questa squadra non ho avuto molti dubbi”.

Cosa pensi di Zaniolo? Quanto sarebbe importante tenerlo per provare a puntare allo scudetto?
“Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare. Ci ho parlato, ma ovviamente la scelta sta a lui, non posso intromettermi nel suo futuro”.

Hai firmato per tre anni, ambisci a conquistare in futuro la maglia numero 10 o è un discorso che ritieni chiuso?
“Sappiamo chi è l’ultimo che l’ha usata e da parte mia c’è grandissimo rispetto. Sappiamo che è una maglia molto importante anche per i tifosi. Per me il numero 21 è molto importante, è il numero che ho avuto in Nazionale e con il quale ho iniziato a vincere alla Juventus. Ora spero di iniziare a vincere con la Roma. In futuro non si sa mai, ma adesso sono molto contento con il 21”.

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