Morgan De Sanctis, direttore sportivo della Salernitana ha così parlato in conferenza stampa, ecco alcuni interessanti estratti: “Mi è capitato di andare a cena in città e di incontrare tifosi di giovane età, mi chiedono Cavani e Mertens e capisco il loro stato d’animo. Mi sono confrontato su questo aspetto con il presidente e con l’amministratore delegato. E’ normale che qualche errore lo abbiamo commesso, ma è stato fatto assolutamente in buona fede. Come ho detto nella prima conferenza stampa, dal mio punto di vista non posso e non devo contaminare l’entusiasmo del nostro presidente e la sua disponibilità economica che gli consentirebbe di fare un certo tipo di investimento. Ma io gli trasferisco quanto arriva dal mercato. Cavani è un mio amico, sto nel calcio da 35 anni e vorrei che capiste chi avete da quest’altra parte. So cosa mangia, come ragiona, come si allena. Il mio messaggio è volto al pragmatismo e alla serietà, poi è ovvio che il calcio sia bello anche per sognare senza mai perdere di vista concretezza e realismo.
Lo so che c’è questa idea che la Salernitana debba fare il “colpo”, ma non vorrei che poi prendiamo un giovane forte e poi i tifosi e l’ambiente storcono il naso. E’ questo il mio cruccio. Penso di essere abbastanza loquace per dettagliare il mio punto di vista, ho capito che dovrò parlare più spesso per trasmettere correttamente le idee della società. Io il presidente lo ringrazierò non una ma mille volte. Mi ha dato fiducia, mi sono seduto a tavola a testa altissima con club di Premier League e questo ha un valore. Se prendiamo sette calciatori a titolo definitivo significa che la proprietà merita sostegno. Stiamo capendo tutti quanti, perchè siamo giovani, che ci sono delle difficoltà e non bisogna far veicolare certi messaggi. Sarà una mia preoccupazione far crescere il club anche sotto questo aspetto”.
“Perchè vi racconto questo? Ho parlato tanto con il presidente, con l’amministratore delegato e con la responsabile dell’area comunicazione. Con tutti voi della stampa, per quanto mi è possibile, cerco di essere a disposizione e mostro massima collaborazione. Però non mi aspettavo di ritrovare costantemente sui giornali i nomi dei nostri obiettivi. In alcuni casi non ho avuto nemmeno il tempo di discuterne con l’allenatore che ho letto la notizia su qualche organo di informazione. Per essere competitivi sul mercato c’è bisogno anche di una collaborazione con i giornalisti. Un calciatore non rifiuta se ne parlate sui siti, è evidente, ma le difficoltà aumentano e dovremo agire in modo differente per il bene della società. Se viene fuori il nome il prezzo si alza e aumenta la concorrenza, in quel caso la Salernitana risulta un po’ meno competitiva delle altre. Era una costatazione doverosa. Non sono i giornalisti i destinatari, ma tutto ciò che gira attorno a noi. E’ nell’interesse del club. Poi c’è qualcuno che ha detto che ero a pranzo con Cavani…lasciamo perdere”.
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