“Back in Europe”, sì perché la Fiorentina dopo cinque anni oggi torna a disputare una competizione europea. Un nuovo debutto dei viola è atteso al Franchi dai circa 10.000 tifosi che spingeranno i gigliati in questo playoff di Conference League contro gli olandesi del Twente. Le aspettative che si sono create intorno alla compagine viola sono alte, vista anche la vittoria di questa giovane Coppa (ora al suo secondo anno di vita) da parte della Roma di Mourinho. I tifosi viola sperano che la Coppa della Conference resti sul territorio italiano, ma la strada per raggiungere la finale in questa competizione è piuttosto lunga e tortuosa. Quella che scenderà in campo stasera sarà la prima Fiorentina formato Europa di Rocco Commisso, il patron che nel 2019 ha acquistato la società dai Della Valle.
Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi Florence, Italy, May 21, 2022, italian soccer Serie A match ACF Fiorentina vs Juventus FC Image shows: ACF Fiorentina players celebrate the victory LiveMedia – World Copyright
Per ripercorrere le emozioni che dona una cornice europea, in casa viola, bisogna riavvolgere il nastro e tornare ai sedicesimi di Europa League, nel 2016-17, quando la Fiorentina guidata da Paulo Sousa, venne eliminata nel doppio confronto dal Borussia Monchengladbach. Ricordate chi fu l’ultimo a segnare una rete?! Borja Valero, il “Sindaco”, è suo l’ultimo gol europeo, segnò al 28′ per il momentaneo 2-0 viola. La Fiorentina stava assaporando, vista la precedente vittoria all’andata in Germania, il passaggio del turno, ma poi, dal 44′ iniziarono a spegnersi le speranze europee dei gigliati, al 60′, Christensen mise il punto esclamativo sulla gara dei tedeschi e spezzò le gambe ai viola. Al Franchi finì 2-4. Un harakiri dei padroni di casa, un secondo tempo da incubo. Alla fine della partita, la delusione sul volto di un’intera città, Firenze, e le lacrime di un popolo, quello viola.
Oggi è il grande giorno, il giorno del ritorno in Europa a lungo sognato dai tifosi viola, la Fiorentina torna anche nel nome di “Davide Astori”, l’eterno capitano viola, che era stato schierato titolare da Sousa nell’ultima apparizione europea della squadra di Firenze. “Quando Davide (Astori, ndr) è morto – raccontò Biraghi -, gli abbiamo promesso di riportare la Fiorentina in Europa”, una promessa mantenuta dunque dopo il settimo posto raggiunto nella scorsa stagione. Oggi, ci piace pensare che Astori sia lì, a guidare la difesa, a spingere, a tifare i “suoi ragazzi”. Perché se i sostenitori viola sono il 12° uomo in campo, così si dice nel calcio per la forza che hanno nel trascinare il proprio club, Davide, sarà sicuramente il 13°, ed è quindi un segno del destino che “Asto”, il capitano gentile, indossasse la “13”.
Una nuova pagina di storia sta per essere scritta, non resta che aspettare il calcio d’inizio di stasera, alle 21.00, appuntamento al Franchi, lì, al “solito posto”… L’Europa sta bussando alla porta…
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