Archiviata la prima giornata, per la Serie A è già tempo di tornare in campo. Nessun inciampo per le sette sorelle all’esordio: Milan, Napoli e Juventus si sono imposte a suon di gol, più in difficoltà sono sembrate l’Inter, la Roma e la Lazio, che hanno avuto la meglio sulle avversarie in modo più risicato, così come la Fiorentina, vittoriosa sul fil di lana. Comprendendo l’Atalanta, tutte le squadre che hanno terminato l’ultimo campionato nelle prime otto posizioni hanno iniziato il nuovo cammino con un successo. Nessun pareggio, invece, sui dieci campi italiani, come non accadeva all’esordio da 51 anni (stagione 1971/72). Ma vediamo insieme le statistiche e i record più vicini della seconda giornata di Serie A.
Torino e Lazio vengono entrambe da una vittoria per 2-1, rispettivamente contro Monza e Bologna, anche se Sarri ha ottenuto i tre punti grazie ad una faticosa rimonta in inferiorità numerica. Le due squadre hanno pareggiato tutti gli ultimi tre incontri e i piemontesi non battono le aquile dall’ultima giornata del campionato 2018-19, che è anche il loro unico successo in casa nelle otto sfide più recenti (3N, 4P). La Lazio potrà contare su due dati particolarmente positivi: considerando anche la stagione passata, va in gol da nove gare di fila e potrebbe raggiungere la doppia cifra per la prima volta da febbraio 2021, con Inzaghi alla guida. Contro il Torino, inoltre, il killer instinct del bomber Immobile è spietato: sono 7 i centri negli ultimi 7 incroci (più un assist).
L’Udinese ha vinto tre delle quattro sfide di Serie A contro la Salernitana, ma ha perso l’ultimo faccia a faccia in casa lo scorso 20 aprile, messa ko dal gol di Verdi nel recupero. Il 4-0 della gara di ritorno è stato per i campani una sconfitta indolore, ininfluente ai fini della permanenza nella massima serie. La squadra di Nicola, inoltre, è imbattuta in trasferta in Serie A da quattro partite (2V, 2N, già striscia record del club) ed è andata a segno in tutte le ultime cinque gare esterne, altro record. Dopo la sconfitta contro il Milan, Sottil è a caccia del primo successo da allenatore dell’Udinese, ma dovrà spezzare il sortilegio della Dacia Arena, dove i friulani hanno perso le ultime tre partite, tutte con un gol di scarto.
La forza dell’Inter nel bunker di San Siro, espugnato soltanto da Milan e Sassuolo nelle ultime 36 partite, è impressionante. I meneghini hanno vinto le ultime quattro della scorsa stagione con un punteggio complessivo di 12-3 e 17 delle ultime 18 partite casalinghe contro squadre liguri (1P). E se a Lecce è a prendersi la scena è stato il figliol prodigo nerazzurro Lukaku, contro lo Spezia a sbloccarsi potrebbe essere il gemello del gol Lautaro. Con gli aquilotti l’attaccante argentino ha preso parte a cinque reti in quattro sfide (2 gol e tre assist): nella scorsa stagione ha sia segnato che fornito un passaggio vincente sia all’andata che al ritorno.
Dionisi e Baroni sono alla ricerca della prima vittoria in campionato, anche se fra Sassuolo e Lecce è uscito il segno X in tre degli ultimi quattro confronti fra Serie A e B. Nel più recente 4-2 emiliano, a luglio 2020, trovò la rete anche Berardi, che alla prossima marcatura sarà il secondo giocatore italiano in attività a segnare in tutte le ultime 10 stagioni di A (l’altro è Bonaventura, fregiatosi di questo record grazie al gol alla Cremonese). A Mimmo e compagni, però, va ricordato un dato: gli avversari hanno perso alla seconda giornata soltanto una volta nelle ultime otto apparizioni in Serie A – a Verona nel 2019 – con sei vittorie e un pari a completare il bilancio.
La Viola cavalca l’onda dell’entusiasmo della Conference League, ma i recenti risultati del derby toscano contro l’Empoli la vedono in svantaggio. Gli azzurri hanno vinto tre degli ultimi cinque confronti (2P), compresa la gara d’andata al Castellani dello scorso 27 novembre (2-1), ma non potranno contare sul mattatore dei gigliati Pinamonti. Nessuno ha fatto meglio della squadra di Italiano alla prima giornata per tiri nello specchio (28) e possesso palla (74%). Subito in gol il neoarrivato Jovic, che ha già eguagliato le marcature dell’anno scorso in Liga. In rampa di lancio anche Sottil, autore di 23 progressioni palla al piede all’esordio in campionato, tre delle quali concluse con un tiro.
Napoli e Monza tornano ad affrontarsi in partite ufficiali dopo il 2-2 al San Paolo del 2000. 12 i confronti totali, nessuno dei quali in Serie A. Dopo l’imponente affermazione di Verona, è difficile non vedere i partenopei fortemente favoriti, anche se gli ultimi inciampi contro le neopromosse non fanno stare troppo tranquilli. Nella sfida contro l’Empoli ad aprile arrivò un ko inatteso (4-2) che abbatté i sogni scudetto di Spalletti e a gennaio 2021 lo Spezia sbancò 2-1 un ammutolito Maradona. Occhio quindi ai cali di concentrazione e all’imprecisione degli azzurri, che hanno segnato sì 5 gol al Bentegodi, ma con 25 tiri verso la porta di Montipò. Un’altra statistica pare condannare il Monza: sei delle ultime sette esordienti assolute in Serie A (Benevento, Crotone, Frosinone, Carpi, Sassuolo e Treviso) hanno perso in entrambe le prime due partite.
L’Atalanta di Gasperini ha perso tutte le ultime tre gare di Serie A contro il Milan, dopo essere rimasta imbattuta in 10 delle precedenti 11 (4V, 6N). Con Pioli alla guida, il Diavolo ha sempre vinto le prime due partite di campionato, – nel 2020/21 contro Bologna e Crotone, nel 2021/22 contro Sampdoria e Cagliari – ed è reduce da sette vittorie consecutive: risale al 2006, con Ancelotti, l’ultima striscia di successi più lunga (nove). Se Gasp cerca di rispolverare le doti offensive di Zapata – solo un gol nelle ultime 13 partite – il Milan ha ritrovato un Rebic in splendido stato, con due reti contro l’Udinese. Mai nessun giocatore rossonero ha segnato marcature multiple nelle prime due giornate di campionato.
Dopo il successo nell’ultima gara (2-1 al Bentegodi lo scorso 21 gennaio), l’Hellas Verona potrebbe ottenere due vittorie di fila nel massimo campionato contro il Bologna per la prima volta dal 1978. Ma gli scaligeri, privati di Simeone e Caprari, non hanno segnato neanche una rete in tre delle quattro sfide più recenti ai felsinei (che hanno tenuto la porta inviolata nel 50% delle sfide contro i veneti in Serie A). Le cose non vanno meglio in difesa, con 17 gol subiti nelle ultime 8 partite disputate in Serie A (oltre due di media a match). Nelle file ospiti, riflettori puntati su Arnautovic, autore di sei gol da aprile in poi: in questo arco temporale solo Lautaro e Immobile (sette ciascuno) ne hanno realizzati più dell’austriaco.
Delle quindici partite in Serie A fra Roma e Cremonese, i giallorossi hanno vinto in dieci occasioni, comprese le ultime tre (l’ultimo confronto risale al 1996). Mourinho potrebbe diventare il terzo allenatore della Roma nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95) a vincere entrambe le prime due gare disputate dai giallorossi in un nuovo campionato di Serie A per due stagioni consecutive, dopo Spalletti (2006/07 e 2007/08) e Rudi Garcia (2013/14 e 2014/15). L’anno scorso il primo gol in Italia di Abraham arrivò contro una neopromossa, la Salernitana, proprio alla seconda giornata. L’inglese ha segnato almeno un gol contro ognuna delle tre neopromosse: uno al Venezia, uno alla Salernitana, due all’Empoli.
La Juventus ha vinto le ultime sei partite con la Sampdoria in Serie A. In caso di successo lunedì, i bianconeri registrerebbero la propria striscia record di successi consecutivi contro i blucerchiati nella competizione. Pessimo il rendimento dei genovesi nelle prime due partite degli ultimi quattro campionati di Serie A, in cui hanno raccolto appena un punto (lo scorso anno alla seconda giornata con il Sassuolo) in sette match disputati (6P). Nelle quattro occasioni in cui ha affrontato la Sampdoria partendo titolare, Vlahovic è sempre andato a segno: cinque gol in quattro partite, tre di questi nelle due al Ferraris. Dopo la partenza razzo contro il Sassuolo, chi non ci punterebbe?
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