Nella prima stagionale al Maradona si affrontavano due tra le squadre più ambiziose sul mercato di questa estate: gli azzurri hanno appena annunciato il trittico Raspadori, Ndombele e Simeone (oggi tutti in panchina), mentre i biancorossi hanno rivoluzionato la squadra con nomi di alto calibro dichiarando aperta la rincorsa al 10° posto. Una rincorsa che parte decisamente in salita per gli uomini di Stroppa: incassata la seconda sconfitta dopo quella di misura contro il Torino, a testimoniare la necessità di rodaggio per un gruppo ancora alla ricerca della giusta alchimia. Ben più lanciato è parso il gruppo di Spalletti, in grado di esaltare le peculiarità dei nuovi appoggiandosi a vecchie certezze. Nel segno della continuità, il tecnico toscano conferma l’11 iniziale capace di calare il pokerissimo al Verona settimana scorsa. Stroppa si affida a Caprari e al grande ex Petagna davanti, mentre in difesa Andrea Ranocchia sale in cattedra al posto di un acciaccato Pablo Marì.
Il primo tempo è tutto di marca partenopea: il Napoli di Spalletti macina campo sull’asse Anguissa-Kvaratskhelia–Osimhen – di gran lunga i migliori – impedendo ai brianzoli di ragionare palla al piede. Al 35’ è proprio il georgiano a sbloccare il match, con un gol da predestinato: Kvara si accentra da fuori area e insacca con un sensazionale tiro a giro. Gli uomini di Spalletti impacchettano i tre punti nei minuti di recupero con Osimhen: al 47’ il nigeriano brucia un impacciato Andrea Ranocchia in ripartenza, infilando Di Gregorio per il 2-0.Da una parte una squadra sciolta e in fiducia, motorizzata da un Maradona in visibilio; dall’altra parte, una squadra contratta e assoggettata dai primi, veri decibel della Serie A.
Il Kvara-show culmina nella ripresa: al 62’ Valoti perde una palla sanguinosa nella propria metà campo, Lobotka intercetta e guida il contropiede servendo i piedi magici del georgiano, che in area spiazza un avversario con una finta e batte Di Gregorio nell’angolino. Kvara diventa così l’unico giocatore a segnare tre gol nelle prime due partite con la maglia azzurra. L’unico spauracchio arriva al 68’, quando l’ex Petagna insacca su corner: Fourneau tuttavia, richiamato al VAR, decide di annullare tutto per una evidente spinta dell’attaccante su Rrahmani. Nei minuti di recupero Kim completa la serata perfetta del Maradona, volando più alto di tutti su corner e imprimendo il poker. Gli uomini di Spalletti possono così veleggiare verso la testa della classifica, ancora a punteggio pieno e con la certezza di avere in tasca un fenomeno in più dalla loro parte.
Fonte: Sportmediaset
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