La Fiorentina di Italiano va oltre (si fa per dire) a quella del “barone” Liedholm

Due premesse: era dal 26 settembre 2021 (Udinese-Fiorentina 0-1, esattamente 12 mesi e 5 giorni fa) che la Fiorentina in trasferta non manteneva la propria porta inviolata. Seconda premessa: alla vigilia io avrei firmato per un pareggio ad Empoli, previa qualificazione contro il Twente, nell’ottica di un pacchetto che prevedesse un risultato utile in trasferta ed il passaggio del turno in Conference League. Pacchetto (per ora) ottenuto per il 50%.

Ma alla luce di un pareggio conseguito 11 contro 10 (e per otto minuti 11 contro 9) la mia previsione subisce un brusco ripensamento. E del resto lo diceva anche il barone Liedholm: “si gioca meglio quando siamo in 10”, al netto di una provocazione che vedeva nel maestro svedese uno dei massimi esponenti. Ecco, la Fiorentina di Italiano è andata addirittura oltre: non solo in 11 contro 10 non è riuscita a creare un occasione da gol, ma neppure in 11 contro 9 (a parte il tiro di Duncan ribattuto nel finale), confermando quanto avevamo espresso dopo la fortunosa vittoria con la Cremonese: questa squadra è lenta, lentissima, a tratti pachidermica, ha un giro palla col freno a mano tirato, insomma… occorre la giocata del singolo, o l’errore marchiano del portiere avversario per portare a casa i tre punti. Ma stavolta in porta per l’Empoli c’era Vicario e non il malcapitato Radu.

Questo per dire che il ritorno del preliminare di Conference in quel di Enschede si presenta ad alto, altissimo rischio. Troppi elementi sono fuori forma (qualche nome? Dodo’, Jovic, Ikonè, Cabral), tutta la squadra è in condizioni fisiche precarie, e quel che è peggio non c’è un elemento in mezzo al campo capace di tirare le fila e responsabilizzare i compagni impauriti. Quella di Empoli è un’occasione persa, l’occasione di giovedì non ammette scuse: promozione doveva essere e promozione dovrà essere. Senza alibi, senza riferimenti alla preparazione estiva, senza accampare scuse perchè siamo ad inizio stagione, perchè le gambe sono pesanti, etc, etc. Perchè, a quel punto, ci sentiremmo fortemente presi in giro. 

Articolo a cura di Stefano Borgi

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