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Belotti: “So che il mio silenzio vi potrebbe aver ferito, vi chiedo scusa. Non sarà mai un addio”

La commovente lettera di Belotti rivolta al popolo del Torino

Photo LiveMedia/Reporter Torino Turin, Italy, August 21, 2021, italian soccer Serie A match Torino FC vs Atalanta BC Image shows: Andrea Belotti of Torino FC celebrates after scoring a goal during the Serie A 2021/22 match between Torino FC and Atalanta BC at Olimpico Grande Torino Stadium on August 21, 2021 in Turin, Italy – Photo ReporterTorino LiveMedia – World Copyright

Andrea Belotti ha già effettuato le visite mediche con la Roma, questa la sua lettera d’addio al Torino:

“Caro Toro, cari tifosi del Toro, e’ difficile per me spiegare quello che abbiamo vissuto insieme in questi 7 anni. Sono arrivato che ero poco piu’ di un ragazzino e giorno dopo giorno sono cresciuto, basandomi sui valori che questa squadra rappresenta”: comincia cosi’ il lungo saluto di Andrea Belotti alla sua ormai ex squadra. “Ho cercato di tirare fuori tutto quello che avevo dentro, in ogni allenamento e in ogni partita, per provare a ripagare l’amore che mi avete dimostrato – aggiunge il Gallo sul proprio profilo Instagram – e abbiamo sofferto, gioito ed esultato insieme. Ci siete sempre stati, in ogni situazione. Voglio dirvi un enorme grazie. Grazie per quello che avete fatto per me, grazie per come mi avete fatto sentire, perche’, anche nei momenti piu’ duri, io sapevo che voi c’eravate sempre e comunque. Il vostro affetto mi spingeva a dare sempre di piu'”. Poi, la spiegazione al lungo silenzio dopo l’ultima apparizione dello scorso maggio: “So che il mio silenzio, in tutto questo tempo, vi potrebbe aver ferito e vi chiedo scusa per questo, ma ci sono state situazioni che mi hanno portato a fare cosi’. Il mio pensiero e’ stato sempre quello di proteggere questa maglia e questi colori”. Infine, Belotti ripercorre alcuni momenti indimenticabili: “Ci sono ricordi che rimarranno indelebili: la fascia di capitano, la magia del 4 maggio, la curva Maratona che urla il mio nome. Ora, me ne vado da uomo, da padre di famiglia, consapevole di aver dato tutto me stesso in questi anni. Non sara’ mai un addio, perche’ per me Torino rimarra’ sempre casa”.

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