LA PARTITA
Sotto il tramonto elettrico del Franchi si sono incrociate due squadre reduci da periodi positivi, pur avendo seguito due archi narrativi profondamente diversi: la Fiorentina aveva appena superato con lode il primo esame europeo contro il Twente, pur avendo digiunato per due partite consecutive (0-0 contro l’Empoli e 0-0 nel ritorno in Olanda); il Napoli al contrario era stato capace di insaccare la bellezza di nove gol nei primi due appuntamenti di Serie A – un record nella storia del club – pur rimanendo in attesa di un vero battesimo di fuoco ( 5-2 e 4-0 contro le modeste Verona e Monza). Squadra che vince dunque, non si cambia: Spalletti conferma in toto il blocco delle prime due giornate. Mini turnover doveroso invece per Italiano: in difesa fiducia a Martinez Quarta al fianco di Milenkovic, a centrocampo si vede sin da subito il nuovo acquisto Barak, mentre in attacco Jovic fa rifiatare Cabral.
Il primo parziale è pallido ed avaro di occasioni: da una parte le gambe imballate dei Viola, di ritorno dall’usurante – soprattutto sul piano mentale – impegno infrasettimanale in Conference League contro il Twente; dall’altra, l’approccio pigro degli uomini di Spalletti, incapaci di controllare il passo del match da centrocampo. Bravi i Viola ad imbrigliare le due principali minacce azzurre: Kvaratskhelia viene seguito come un’ombra da un ottimo Dodo, mentre Osimhen si fa intimorire dal sempre attento Milenkovic. La torre serba “mura” il nigeriano al 18′, a ridosso dell’area piccola. Al 24′ invece, Bonaventura restituisce lo spavento con una rasoiata da fuori area che finisce poco a lato. L’unico vero sussulto arriva sul finale, quando gli uomini di Italiano perdono la testa per trenta secondi: Osimhen appoggia in rete a portiere battuto, ma la squadra arbitrale ferma tutto per posizione irregolare dell’attaccante azzurro.
Le squadre si sfilacciano più spesso nella ripresa, aprendo a repentini ribaltamenti di fronte sia da una parte che dall’altra. Il rimpianto della serata, per Spalletti e co., pesa sulle spalle di Lozano: al 51′ il messicano fallisce un tap-in di testa a pochi passi dal secondo palo. A impedire la continuità del possesso da entrambi i lati, sono i falli e le sostituzioni: Spalletti regala una buona mezz’ora a Raspadori, poi anche Simeone e Ndombele debuttano dalla mezzora. E’ proprio Raspadori a caricare lo sprint finale del Napoli: Jack si mostra lucido e volenteroso nel fare da raccordo, poi Gollini gli nega la gioia del gol con una parata da manuale sulla sua botta radente. Ne Napoli né Fiorentina però, si avvicinano ai tre punti: Spalletti perde un’occasione, Italiano lascia il campo con qualche dubbio in più.
LE PAGELLE
Dodo 7: perfetto nel leggere i tagli di Kvaratskhelia e portare sicurezza nell’area viola. Si spreme anche in avanti, ma i compagni guardano poche volte dalla sua parte.
Jovic 5: non entra mai in gara. Stonato rispetto al resto dello spartito viola, da lui ci si aspetta di più.
Sottil 6,5: è lui il fulcro del tridente viola. La fascia napoletana gli cede spesso il passo, lui bussa più volte alla porta di Meret.
Anguissa 5,5: piuttosto inconsistente in entrambe le fasi. Un’ammonizione dopo soli 3′ lo limita per tutta la gara. Ritardatario nel ripiegare, permette a Sottil di minacciare Di Lorenzo in uno contro uno.
Lozano 5: con Kvara e Osimhen neutralizzati dalla difesa viola, toccava a lui fare la differenza. I segnali di forza tardano ad arrivare fino a inizio ripresa, quando si divora un tap-in facilissimo. Al momento è l’anello debole dell’attacco.
Osimhen 5: lo spettro dello scambio con i Red Devils sembra essersi allontanato, ma il tenore agonistico espresso questa sera non rispecchia quello di un “intoccabile”. Si procaccia pochi palloni, getta la spugna troppo presto.
IL TABELLINO
FIORENTINA-NAPOLI 0-0
Fiorentina (4-3-3): Gollini 6; Dodo 7, Milenkovic 6,5, Martinez Quarta 6,5 (23’st Igor 6), Biraghi 6 (35’st Terzic); Bonaventura 6 (23’st Maleh 6), Amrabat 6,5, Barak 5,5; Ikoné 6 (14’st Kouame 6), Jovic 5, Sottil 6,5 (35’st Saponara).
A disp: Terracciano, Cerofolini, Cabral, Ranieri, Venuti, Benassi, Mandragora, Bianco, Nastasic. All. Italiano
Napoli (4-3-3): Meret 5,5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Kim 6, Mario Rui 6,5; Anguissa 5,5, Lobotka 6 (33’st Ndombele 5,5), Zielinski 5,5 (16’st Raspadori 6,5); Lozano 5 (26’st Politano 5,5), Osimhen 5 (33’st Simeone 5,5), Kvaratskhelia 6 (16’st Elmas 5,5).
A disp.: Marfella, Sirigu, Jesus, Olivera, Ostigard, Zanoli, Gaetano, Zerbin. All. Spalletti
Arbitro: Marinelli.
Ammoniti: Martinez Quarta (F), Jovic (F); Anguissa (N), Raspadori (N), Ndombele (N)
LE STATISTICHE
La Fiorentina è rimasta imbattuta in tutte le prime tre partite stagionali di Serie A per la prima volta dal 2013/14, in quell’occasione con Vincenzo Montella.
La Fiorentina ha pareggiato due partite consecutive con il punteggio di 0-0 in Serie A per la prima volta dal dicembre 2017, con Stefano Pioli in panchina.
Il Napoli non ha trovato il gol in una trasferta di Serie A per la prima volta dal 24 ottobre 2021 (0-0 v Roma), interrompendo una striscia di 15 gare esterne di campionato in cui aveva sempre trovato la rete.
Per la prima volta in Serie A dall’arrivo di Vincenzo Italiano, la Fiorentina ha mantenuto la porta inviolata per due gare consecutive di campionato.
Gli unici due tiri nello specchio effettuati dal Napoli in questo match portano la firma di Giacomo Raspadori, subentrato al 61º minuto di gioco.
Riccardo Sottil ha effettuato quattro tiri nello specchio nella gara di oggi, almeno il doppio di qualsiasi sua altra partita giocata nella competizione.
Amir Rrahmani è stato il giocatore che ha giocato più palloni nel match odierno: 93 per il difensore del Napoli.
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