Fiorentina, cercasi centravanti disperatamente

Fiorentina-Napoli 0-0, punto guadagnato o due punti persi? Ah saperlo, saperlo… Perdonate la presunzione, ma noi lo sappiamo: punto guadagnato, senza se e senza ma. Il Napoli è più forte, inutile nasconderlo: fisicamente, ma anche tecnicamente. Anguissa domina a centrocampo, Kim e Rahmani ergono un muro insuperabile, il giro palla è più fluido, veloce, tecnico… appunto.

Detto questo la Fiorentina si è mostrata compatta, solida, animata da quello spirito di sacrificio marchio di fabbrica di Vincenzo Italiano. In sintesi: la Fiorentina della scorsa stagione, con lo stesso Napoli, nella stessa partita, avrebbe perso. Manca la controprova, ma lo affermiamo con una buona dose di certezza. A riprova di questa solidità, c’è la terza partita consecutiva senza subire gol, roba rara, rarissima, se confrontata alla Fiorentina di soli 12 mesi fa.

A compensare il tutto, c’è una sterilità offensiva che inizia a preoccupare. Zero gol ad Empoli (praticamente nessuna occasione da gol), zero ad Enschede (occasioni da gol solo in contropiede), zero in casa col Napoli. E anche in questo caso le occasioni da gol si contano sulle dita… di mezza mano. Preoccupa l’involuzione di Jovic, preoccupa l’assenza di un inventore di gioco (Bajrami dovrebbe servire proprio a questo), preoccupa la mancanza di reti da parte degli esterni. Sappiamo dell’idiosincrasia congenita di Ikonè, ma anche Sottil mostra una volta di più di avere il tiro dello 0-0.

Che fare quindi? C’è da lavorare, sul campo e nella psiche. Nel dopo gara Italiano ha spronato il serbo ricordandogli che non gioca più nel Real Madrid, bensì nella Fiorentina, con buoni giocatori che vanno però aiutati, assistiti, dall’alto di una forza fisica e tecnica certamente al di sopra della media. Insomma, la Fiorentina è migliorata in difesa ed a centrocampo. Ok. Però manca il gol, manca un centravanti che faccia gol. E non è proprio un dettaglio. 

Articolo a cura di Stefano Borgi

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