Argentina, le figurine del Mondiale diventano una questione di Stato, sono introvabili. Messi venduto a 45.000 pesos
Scrive Gianluca Di Marzio, a poco più di un mese dall’inizio del Mondiale in Qatar, in Argentina cresce l’attesa per vedere la nazionale del ct Scaloni, tra le principali candidate per questa edizione. Una vera e propria ‘febbre’, che può essere testimoniata dalla vendita dell’album e delle figurine dei Mondiali, che sono diventate introvabili nelle edicole.
Un conflitto che coinvolge due parti: Panini, l’azienda che detiene i diritti e produce le figurine, e le edicole, i cui proprietari lamentano costantemente la mancanza di scorte di un prodotto che è diventato una vera e propria mania. Pertanto, questo martedì si è tenuto un incontro per sbloccare la situazione. I rappresentanti delle edicole attribuiscono il problema della mancanza di merce a una strategia della Panini, che privilegia altri canali di vendita per commercializzare il proprio prodotto: stazioni di servizio, le app, le grandi aziende e i supermercati avrebbero la priorità rispetto alle edicole che da sempre vendono il prodotto. Inoltre, circolano anche versioni complottistiche: manca la carta perché le importazioni sono state chiuse, le figurine vengono vendute al Brasile perché pagano meglio, oppure è una strategia della Panini per accelerare le vendite compulsive con l’avvicinarsi dei Mondiali. Nel frattempo, il mercato nero cresce: sul web, la figurina di Messi viene offerta a 45.000 pesos (l’equivalente di 300 pacchetti).
La necessità di regolarizzare lo stock è qualcosa che l’Associazione degli edicolanti rivendica da settimane. “FUORI FORNITURA, le figurine non sono disponibili, oppure ci vogliono da una a due settimane per riceverle. L’azienda Panini non consegna i prodotti alle edicole argentine”, ha denunciato su Twitter, Adrián Palacios, vicepresidente dell’Associazione degli edicolanti.
Attraverso l’account Twitter ufficiale, il Ministero del Commercio ha pubblicato una foto dell’incontro e ha affermato che “i team legali e tecnici collaborano alla ricerca di possibili soluzioni”. La riunione ha visto coinvolti i rappresentanti dell’Associazione degli edicolanti (UKRA) e quelli della Panini. Come riportato dal Clarin, l’incontro è durato più di un’ora e mezza e l’esito, secondo i commercianti, è stato positivo.
L’obiettivo è raggiungere un accordo, in modo che dai primi giorni di ottobre ci sia un numero sufficiente di figurine e album per coprire la grande richiesta che si è generata da quando sono stati messi in vendita il 24 agosto.