Ospite del Podcast dell’Hellas Verona ‘In radio con…’, Simone Verdi ha raccontato i primi giorni da veronese e la scelta di vestire la maglia gialloblù: “La scelta di Verona è stata semplice. Quando ho avuto la voce dai miei procuratori, non ci ho pensato due volte, specie per gli ultimi anni dell’Hellas. Nel ruolo in cui gioco, vedendo come ha giocato chi occupa quelle posizioni, mi ha fatto venire una voglia in più, una voglia di provare a venire in questa realtà e penso sia la scelta giusta per le sensazioni provate da quando sono qui”.
Hai scelto il 7, perché?
“Ha un valore particolare, nonostante i miei numeri preferiti siano il 9, il 10 e poi il 7. Al 9 sono legato per le cose di Bologna, è stato il primo numero con cui ho fatto bene. Il 10 rispecchia le mie caratteristiche, mentre il 7 lo indossava un mio idolo, Shevchenko, che ammiravo quando andavo a vedere il Milan allo stadio. Ci sono legato specie per questo”.
Che emozioni hai provato ad affrontare big come Messi, Ronaldo, Modric e molti altri?
“Mané, Firmino e Salah li ho affrontati in Champions con il Napoli, gli altri in Liga, all’Eibar. Sono stato fortunato, sono ricordi bellissimi. Giocare al Camp Nou con Neymar, sono cose che restano dentro”.
L’ultimo anno?
“È stato positivo. La salvezza di Salerno, il mio matrimonio, non c’era modo migliore per festeggiare. Sono state emozioni incedibili. L’esultanza con la L nasce quando era a Bologna ed è dedicata a lei”.
Il 28 agosto 2017 cosa ti dice?
“L’esordio in Nazionale, in Olanda. C’era Ventura CT. Sono stati pochi minuti, ma negli anni successivi ho giocato altre partite. Un’emozione indescrivibile, tutti i bambini sognano di arrivare in Nazionale. Indossare quella maglia è motivo di orgoglio, non ci arrivano tutti”.
Hai qualche hobby?
“Sono un ragazzo tranquillo, mi piace stare con mia moglie e vedere serie tv. Quando arriviamo in città nuove ci piace viverle, capire gli angoli più caratteristici. Fare un po’ i turisti”.
Hai visto Verona?
“La settimana scorsa abbiamo fatto passeggiate in centro, cercando casa. La città è meravigliosa, non è molto grande ed è perfetta”.
Un messaggio ai tifosi?
“Devono continuare solo a sostenerci, mando ad uno ad uno un abbraccio. Sosteneteci che ne abbiamo bisogno”.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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