“Io son sempre stato un calciatore, da quando ho iniziato a giocare sento il calciatore dentro di me. Sono sempre stato calciatore, ho fatto il calciatore e morirò calciatore… Non penso di essere ricordato per altro”. Parole e pensieri di Gabriel Batistuta, leggenda del calcio argentino e della Serie A che ha rilasciato una intervista a margine del Festival di Trento.
Sogni una chiamata della Fiorentina come dirigente?
“Lo sanno tutti, ma quasi son stanco di ripeterlo. Io arrivo fino a un certo punto, fino al desiderio di poter contribuire al progetto per una cosa che mi sembra bella, ma poi c’è anche l’altra parte”.
Ti aspettavi di più dall’inizio di stagione della Fiorentina?
“Sempre uno si aspetta di più, almeno io sono fatto così. Sempre si può dare di più”.
Può essere l’anno buono per lo Scudetto della Roma?
“Sono trascorse 5-6 giornate, può essere l’anno buono per la Roma, per l’Inter, per il Milan. Il campionato italiano può avere tante pretendenti, staremo a vedere chi coglierà l’occasione”.
Come vedi l’Argentina in vista del Mondiale?
“La vedo bene. Non vuol dire niente, ma la vedo bene”.
Rivedi un tuo erede in campo?
“Io sono stato io, il giochino dei paragoni non so… Ognuno deve essere sé stesso, mi godo i gol che fanno gli altri”.
Jovic si è visto poco, come lo giudichi?
Non lo so, non è una domanda a cui so rispondere. Per ora si è visto poco…”
Fonte: TMW
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