Altre News

Cassano continua: “Maradona ha vinto con una squadra di scappati di casa”. E Renica ora vuole denunciarlo

Renica non ci sta alle parole di Cassano, ora sta pensando di portarlo in Tribunale

Scrive il Corriere dello Sport, continua la querelle tra Antonio Cassano e Alessandro Renica. L’ex attaccante, ospite di Fedez e Luis Sal, durante una puntata del Podcast Muschio Selvaggio, elogiando Maradona aveva affermato che il Pibe de Oro “aveva vinto il primo scudetto con il Napoli con degli scappati di casa in squadra”. Un’uscita che non era affatto piaciuta all’ex libero che, replicando duramente alle parole di Fantantonio, sui social aveva commentato: “Quello che è scappato, è il tuo cervello! Irrecuperabile”. Renica, infatti, faceva parte di quel gruppo che portò lo scudetto a Napoli. Sotto il Vesuvio dal 1985 al 1991, l’ex libero ha disputato 194 partite con la maglia del Napoli realizzando 17 reti e mettendo in bacheca due scudetti, due Coppe Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana.

Cassano, però, anziché incassare ha continuato a gettare benzina sul fuoco e parlando alla Bobo Tv su Twich ha ribadito il concetto rimanendo sulla sua posizione: “Qualche ex giocatore che non conosco del Napoli, non so manco chi c***o sia, ha detto qualcosa. Io lo ripeto, i giocatori con cui ha vinto Maradona a Napoli sono degli scappati di casa. Maradona ha fatto un miracolo giocando con gente scarsa al suo fianco. Lui era un extraterrestre, il primo scudetto l’ha vinto da solo, nel secondo aveva gente più forte come Alemao, Careca. Qualcuno può dire il contrario ma non è così. Ho fatto i complimenti a Maradona e basta”. Sempre sui social è arrivata la replica di Renica che, postando le parole di Cassano, ha sbottato: “Bene, verifico se è il caso di portarti in tribunale… ovviamente l’eventuale ricavato andrà tutto in beneficenza. Ps, non sa chi sono ma giudica i calciatori del Napoli del primo scudetto come scarsi e scappati di casa. Poveretto”. 

LEGGI ANCHE, Malagò promette: “Ferrieri Caputi sarà la prima di una lunga serie. Mi auguro l’Italia sia pronta a questo cambiamento”