Joaquin: “José mi voleva al Chelsea, lo stipendio l’avrei deciso io. Rifiutai, a Londra alle 15 è già buio”
Ci sono dei giocatori che passano alla storia “solo” per le loro prestazioni, per i loro numeri e per i trofei vinti. Altri, come Joaquin Sanchez, animano i media con le proprie dichiarazioni. Con l’ex viola non ci si annoia mai. A oltre quarant’anni il calciatore del Betis continua a stupire. E si gioca l’ennesima sfida contro Mourinho. Il tecnico giallorosso lo stimava moltissimo, a tal punto da offrigli un contratto a Londra, ai tempi in cui allenava il Chelsea: la risposta di Joaquin fu un “no grazie” con tanto di spiegazioni perfettamente aderenti al personaggio.
La storia risale al 2004 ed è stata raccontata dalla Resistencia. Lo Special One, fresco di… nomina dopo la Champions League vinta con il Porto, vola al Chelsea. E una delle sue prime richieste ad Abramovich è proprio l’esterno spagnolo. Contattato, si prende del tempo per pensarci su e poi dice di no. In teoria perché non ha le garanzie di giocare da titolare, in realtà per motivi un po’ meno calcistici. “Devo dire la verità? Ho detto di no perché alle tre del pomeriggio a Londra è già notte. E quella non è vita. Ero abituato al sole, a una birretta, all’ambiente e trasferirmi e cambiare abitudini era piuttosto complicato. Ero in un momento della mia vita in cui una decisione del genere non era facile da prendere, dato che avevo già tutto quello che volevo: a vent’anni ero già Joaquin del Betis e avevo un ruolo importante nel club”.
Quanto basta per dire di no anche e persino a Mou. Che, come ha spiegato Joaquin tempo fa a MundoDeportivo, era andato fino a Siviglia per convincerlo: “Non volevo incontrarlo. Sapevo che se fossi andato mi avrebbe convinto. Quindi non mi sono presentato. Poi chiaramente ho parlato con Mourinho e mi sono scusato. E lui mi ha ringraziato per la sincerità”.
Fonte: Ilposticipo.it