Le urla si sono sentite fino a fuori dal centro sportivo di Casteldebole. Mezzogiorno e mezzo di fuoco. Vero. Gli animi si sono surriscaldati in fretta. È successo tutto nell’arco di trenta minuti, tanto è durato l’incontro a cui erano presenti quindici tifosi di esponenti della curva del Bologna e tutta la squadra rossoblù, lo staff tecnico e anche alcuni dirigenti. È l’ultima volta che veniamo qui bonariamente, hanno detto i tifosi non soddisfatti dall’inizio di stagione della loro squadra del cuore. Non solo per i risultati carenti, ma soprattutto per l’atteggiamento in campo dei giocatori. La risposta non si è fatta attendere. «Cos’è, una minaccia?» ha risposto Thiago Motta. Botta e risposta e, appunto, qualche risposta sopra le righe. A Bologna non funziona come a La Spezia, hanno detto ancora i tifosi. I toni dell’incontro sono stati altissimi. L’allenatore che aveva da poco guidato la seduta di allenamento dei suoi ragazzi si è messo subito a fare da scudo alla squadra. Ha cercato di mettersi a protezione del gruppo.
Momenti incandescenti: è servito addirittura l’intervento di alcuni presenti per placare la situazione ed evitare un contatto fisico. Nessuna rissa. Anche grazie a chi si è messo prontamente in mezzo ai litiganti. Anche con Gary Medel c’è stato un momento di tensione. I tifosi stavano dicendo che per l’atteggiamento, giusto e grintoso, che ci mettono lui e Arnautovic devono giocare sempre. In quei momenti concitati e di tensione il nazionale cileno ha frainteso ed è scattato. A fare da paciere ci ha provato il vice capitano Lollo De Silvestri, e anche Marko Arnautovic si è messo nella veste del pacificatore, ma il clima è rimasto teso. Gli esponenti dei gruppi della Curva hanno aggiunto che nelle prossime due partite, sabato sera contro la Sampdoria e nella successiva di campionato a Napoli, vogliono vedere un cambio dell’atteggiamento.
Photo LiveMedia/Claudio Benedetto Turin, Italy, October 02, 2022, italian soccer Serie A match Juventus FC vs Bologna FC Image shows: Marko Arnautovic (Bologna FC) LiveMedia – World Copyright
Quello visto fino ad oggi non gli è piaciuto, e al di là dei risultati si aspettano una reazione, che dovrà esserci anche senza tifosi dei gruppi organizzati al seguito nella prossima trasferta in Campania. Già a Torino per la partita contro la Juventus erano andati solo tifosi non organizzati. Lì però la scelta fu dettata da tutte altre motivazioni. «Rinunciare a presenziare ad una partita del Bologna è di per sé un fatto incredibile e con pochissimi precedenti: una decisione sofferta, presa – avevano scritto in un comunicato firmato dalla Curva Andrea Costa – nella speranza di dare, nel nostro piccolo un segnale forte. Non cederemo ancora al compromesso etico di entrare allo Stadium alle condizioni imposte dalla Juventus: prezzi spesso esorbitanti, registrazioni online e necessità di autorizzare il materiale…». Anche stavolta la scelta di disertare una trasferta del Bologna sarà sofferta, ma il motivo è una critica all’atteggiamento e al rendimento della squadra e non più legato al caro biglietti allo Stadium e sulle norme d’accesso.
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