Non si vuole più fermare il Monza di Raffaele Palladino, che da quando è subentrato a Giovanni Stroppa ha ribaltato la squadra brianzola. Il Monza vince anche contro lo Spezia e raggiunge la terza vittoria di fila in campionato, grazie ai gol – uno per tempo – di Carlos Augusto e Pablo Mari, che regalano un’altra gioia al club di Berlusconi. Lo Spezia parte meglio ma non concretizza, spegnendosi a lungo andare e dimostrando una sterilità offensiva che inizia a preoccupare, visti gli zero gol realizzati lontani dal Picco in questo primo scorcio di stagione.
Carlos Augusto con il mancino, Monza avanti
Il primo tempo a Monza è della squadra di Palladino, che riesce a soffrire facendo sfogare lo Spezia, prima di trafiggerlo con una bella azione di squadra. Sì, perché a partire meglio è la squadra di Gotti, con un pressing alto che manda fuori giri la squadra di casa e concede campo allo Spezia. Dopo pochi minuti un rimpallo in area tra Caldirola e una mano di Rovella spinge l’arbitro Perenzoni ad assegnare un penalty ai liguri, poi annullato dallo stesso fischietto, richiamato dal VAR correttamente. Ma lo Spezia si muove bene, ci prova due volte con Nzola e soprattutto con Agudelo ha una grande chance per sbloccare la partita, cancellata dallo stesso colombiano, che sbaglia scelta a pochi passi da Di Gregorio. Il rischio subito fa uscire il Monza dal guscio e, dopo un tiro da fuori di Ciurria, la squadra di Palladino sblocca la gara con Carlos Augusto. L’esterno brasiliano concretizza dopo una manovra corale dei brianzoli, nata da un recupero palla di Sensi su Agudelo e conclusa da Augusto, al primo gol in A, con un bel sinistro, potente, ad incrociare e che non lascia scampo a Dragowski. Il gol segnato libera la squadra di Palladino, che gioca a mente più sgombra e gestisce bene il vantaggio, tornando negli spogliatoi all’intervallo sopra di un gol.
Spezia scarico, il Monza la chiude con Pablo Marì
La ripresa riparte seguendo il leitmotiv del finale di primo tempo, con uno Spezia più timido rispetto all’inizio del match e con un Monza abile a muovere palla e gestire il vantaggio. Gotti prova a suonare la carica richiamando i suoi, poi decide di sparigliare le carte in tavola: fuori Kovalenko e Agudelo, dentro Daniel Maldini ed Ekdal, ma proprio pochi istanti dopo il doppio cambio arriva il raddoppio del Monza, su dormita difensiva dei liguri. Calcio d’angolo ben battuto dalla destra, Pablo Mari perso da Ampadu ed Ekdal e deviazione alle spalle di Dragowski. Un raddoppio che spezza ancora di più le gambe allo Spezia, che Gotti prova a cambiare ancora. Dentro anche Amian e Verde, mentre Palladino inserisce Mota e Barberis, prima di dare riposo anche a Gytkjaer e Ciurria, per gli ingressi di Birindelli e D’Alessandro. Lo Spezia prova a reagire d’orgoglio, affidandosi alla freschezza di Daniel Maldini, il cui tiro viene ribattuto da Di Gregorio, e di Verde, rientrato in campo dopo il lungo infortunio. Le Aquile premono ma non creano reali preoccupazioni alla porta di Di Gregorio e al Monza, che dopo quattro minuti di recupero festeggia la terza vittoria di fila.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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