Scrive Sportmediaset, Leao e il Milan trattano il rinnovo, o almeno avrebbero dovuto farlo. Il padre del portoghese, presente alla premiazione di Rafa al Galà del calcio come miglior giocatore della scorsa stagione, era atteso a Casa Milan per incontrare Paolo Maldini e Frederic Massara, da giorni convinti che il matrimonio con il talento portoghese possa continuare, e a lungo. L’incontro invece non c’è stato e le cause dell’annullamento – o del rinvio – non sono state rese note. Leao, tra l’altro, era all’estero per motivi di sponsor.
Superfluo dire che la questione non è semplice affatto. Da una parte c’è un ingaggio, attualmente di 1.5 milioni, da far lievitare notevolmente. Dall’altra la grana Sporting Lisbona, con quei 19 milioni di richiesta danni che pendono sulla testa di Leao e, di conseguenza, sulla chiacchierata con il Milan.
Proprio sulla querelle Sporting Lisbona-Leao-Lille (il club francese è stato considerato correo dal Tas e dovrebbe pagare una parte della cifra, ndr) il Milan è disposto ad aiutare Rafa a saldare il suo debito senza troppi danni. Questo, ovviamente, comporterebbe un minimo ribasso sullo stipendio: Leao chiede 7 milioni, i rossoneri sarebbero pronti a offrirne 6 più bonus, una distanza colmabile ma “fuori mercato” rispetto alle offerte, attorno ai 10 milioni di euro, che l’entourage del portoghese avrebbe ricevuto dalla Premier League, Chelsea su tutti ma non solo.
A rendere fiducioso il clan milanista, come confermato nei giorni scorsi dal direttore dell’area tecnica Paolo Maldini e ieri sera dal direttore sportivo Frederic Massara, c’è la comune volontà di club e giocatore di proseguire insieme. Leao al Milan sta bene e lo ha ribadito diverse volte. E’ convinto di poter crescere ulteriormente in rossonero e di aver in qualche modo bisogno di qualche anno ancora prima del grande salto in un club europeo di prima fascia.
Il Milan, dal canto suo, sa bene che il progetto di sviluppo tecnico passa inevitabilmente dai piedi di Rafa. Per capirci: è vero che nessuno è imprescindibile, come chiarito da Stefano Pioli, ma diciamo che c’è qualche giocatore, e Leao è senza dubbio uno di questi, che è un po’ più imprescindibile di altri. Insomma, che la fase offensiva del Milan passi spesso e volentieri dalle giocate del portoghese è del tutto evidente. Logico, quindi, che si faccia più del possibile per trattenerlo.
Il punto è quindi soltanto, e non è certo poco, in che modo arrivare in buca. L’incontro di oggi con il padre di Leao e il suo avvocato francese non sarebbe stato il primo passo, ma sicuramente un passo importante. L’obiettivo resta chiudere la questione prima dei Mondiali. Intanto Rafa raccoglie premi, scala le classifiche del Pallone d’Oro (14°) e aspetta di conoscere il proprio futuro. Mentre il nutrito popolo rossonero, scottato dai precedenti di Donnarumma, Calhanoglu e Kessie, trattiene il fiato.
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