Teun Koopmeiners è certamente una delle note più liete di un’Atalanta che in campionato continua a stupire. L’olandese ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport in edicola stamani dove ha analizzato diversi temi. L’ex AZ è partito dalla sua inesauribile energia dicendo che la condizione viene trovata dai calciatori giocando, per questo motivo non si sente stanco o preoccupato per il mondiale. Il calendario nerazzurro, poi, non è così stressante anche se, ovviamente, l’Europa manca: “La mia era una battuta, non giocare in Europa rode a tutti. Ma almeno abbiamo tutta la settimana per essere al top fisicamente e per studiare l’avversario”. Domenica la Dea sfiderà la Lazio, nella sfida mancheranno sia Zapata che Immobile, un’assenza, quella del biancoceleste, che però non peserà ai capitolini secondo Teun.
Dalle parti di Koopmeiners, però, agirà un cagnaccio come Milinkovic-Savic: “Con tre gol e 7 assist ha preso parte a 10 gol in dieci giornate. Non serve aggiungere altro”. Koopmeiners, poi, si concentra sullo scarso rendimento casalingo dell’Atalanta nella scorsa stagione. Colpa, secondo lui, soprattutto di una preparazione difficile con diversi infortunati e con l’Europeo terminato da pochissimo. Impossibile, poi, non chiedere due battute sul sogno scudetto: ” Perché no… Mi spiego meglio. Siamo appena all’inizio, può ancora succedere di tutto, ma qualsiasi atleta se le cose girano ed è convinto che ci siano margini di miglioramento, tende a guardare in alto e non in basso. Ma è anche vero che ci sono squadre più attrezzate di noi per stare in alto”.
Koopmeiners si concentra poi sulla propria avventura a Bergamo: “Mi hanno aiutato un po’ tutti ad inserirmi, il mister mi ha spiegato cosa voleva e io, nell’attesa snervante che la trattativa si chiudesse, in Olanda avevo già studiato tante partite della Dea”. Per quanto riguarda il ruolo, Gasperini lo vuole box to box, compiti che a Teun piacciono molto. E sui rigori? L’olandese spiega come la decisione sia presa sul momento fra lui e Luis Muriel. Ma qual è un obiettivo concreto per la stagione dell’Atalanta? “Dobbiamo provare a fare il massimo e tornare in Europa. Possibilmente in Champions, che ha tutto un altro sapore“. Spazio anche per una nota di colore, Teun svela di chi avesse il poster in camera: “Di Thierry Henry. Ma il top era Zidane che faceva sembrare tutto facile. L’eleganza fatta persona”.
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