“Quando hanno diagnosticato un tumore a mio padre Ribery mi disse: ‘portami da lui, voglio conoscerlo'”
Lorenzo Venuti ha raccontato a Cronache di Spogliatoio di come si è comportato con lui Franck Ribery quando hanno diagnosticato il tumore a suo padre: “Quando hanno diagnosticato un tumore a mio padre, mi è crollato il mondo addosso. Ho preso da una parte i medici della Fiorentina per chiedergli informazioni. Ribery era nella stanza accanto e ha sentito tutto. Mi era crollato il mondo addosso, avevo paura. In preda alla confusione andai dallo staff, medico perché poteva darmi una mano a capire cosa sarebbe potuto accadere. Gli ho spiegato la situazione in uno stanzino. Non sapevo che Franck fosse là fuori.
Mi ha visto nello spogliatoio, triste, e si è seduto accanto a me ‘Lorenzo domani non ci alleniamo. Il mister ce lo dà libero. Portami da tuo padre, mi piacerebbe conoscerlo’. Sono rimasto spiazzato non capivo, ho farfugliato qualcosa e mi si è rimpito il cuore. Un gesto non scontato, non richiesto: sincero. Sono rimasto spiazzato, non capivo. Ho farfugliato qualcosa e mi si è riempito il cuore. Un gesto non scontato, non richiesto: sincero. Il giorno dopo sono andato a prenderlo in macchina e siamo andati a Incisa Valdarno, un paesino di 6mila abitanti dalla mia famiglia. Ecco, per me questo significa essere uomini. E non perché si chiama Ribery, questo è un gesto fatto senza avere niente in cambio. Fatto esclusivamente a fin di bene, tra me e lui, in segreto”.