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Spalletti: “Non era facile vincere contro questa Dea. Ecco come sta Kvara”

Luciano Spalletti sa solo vincere. Quella contro l’Atalanta è la nona vittoria consecutiva in campionato – migliorata la striscia di otto successi di fila con cui aprì lo scorso campionato, il primo sulla panchina azzurra. Oggi la sua squadra è prima in classifica a +8 sulla seconda: “Era una gara difficile da giocare. Per dove vogliamo andare noi e per quello che vogliamo fare noi, ogni partita è importante. Ogni partita c’è da fare le stesse cose. L’intenzione oggi nel secondo tempo era fare il gol per chiudere la partita. L’Atalanta ha giocato una bellissima partita, è una squadra che vediamo perché come il City e il Liverpool gioca un grande calcio. Aver portato via tre punti qui è importante. È stato fatto uno stadio bellissimo, c’è un bellissimo campo, la mia squadra è ora abituata a questi ambienti e a questi cori. Noi proviamo sempre a giocare il nostro calcio” ha detto Spalletti ai microfoni di DAZN nel post partita della gara contro l’Atalanta.

Il tecnico del Napoli ha parlato della prestazione di Osimhen: “Lui ha strappi, ha vampate di forza, di fisico. A volte deve capire meglio che palla gli sta per arrivare. Oggi era un po’ stanco, però ha fatto quello che doveva fare. Loro quando sono riusciti ad aggredirci di più, lui era lì da solo uomo contro uomo e in questi casi può fare molto di più”. 

Spalletti su Kvara: “Ha preso una botta da Alexander-Arnold. Ma Elmas lo ha sostituito alla grande”

Per fare un calcio offensivo a volte si lasciano i difensori da soli contro gli attaccanti. In alcuni momenti ci hanno creato dei problemi, le loro punte si scambiano bene e noi abbiamo dovuto fare dei recuperi. Questo però è il rischio di chi vuole giocare il pallone, lo sappiamo. Siamo riusciti a ricomporre la squadra, in alcuni episodi è stata dura. Simeone ha sprecato una buona occasione. Come sta Kvara? Ha preso una botta da Arnold, ha questo dolore alla schiena. Sembrava stesse bene ma ieri non riusciva proprio. A quel punto, anche se è un giocatore importante è rimasto a casa per non farlo stancare. Elmas oggi ha fatto quantità e qualità, lo ha sostituito benissimo. Poi che messaggio si dava alla squadra se chiedevamo a lui di giocare sapendo che non si era allenato? Conta il collettivo”.

Filippo Cappelli

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