Scrive Sportmediaset, il 15 dicembre scadono i termini per il versamento dei 480 milioni di euro che diverse squadre italiane di Serie A, B e C devono al fisco italiano ma, vista la situazione dell’economia e considerando che molti club non avrebbero le risorse necessarie per adempiere ai propri compiti, il governo italiano sta per varare un emendamento al Decreto Aiuti Ter per evitare il collasso del sistema. Lo riferisce Repubblica spiegando come dovrebbe arrivare (è ancora allo studio perché fino a 48 ore fa non erano ancora state trovate le coperture ma visto il pressing del calcio alla politica c’è chi lo dà per già fatto) un differimento che di fatto rateizzerà il debito in cinque anni.
Una scelta quasi obbligata per evitare di sottoscrivere nuovi debiti o nuovi aumenti di capitale in una situazione già difficile per il calcio italiano, una scelta però che non tutti vedono di buon occhio. Almeno un club, secondo la Repubblica è la Fiorentina, avrebbe espresso perplessità da un punto di vista per così dire morale: perché chi rispetta le regole e ha pagato mese per mese o ha accantonato in vista di questa scadenza, deve essere penalizzato da un cambio delle regole in corsa?
D’altro canto l’assist del governo (che differirebbe i tempi, non significherebbe “non pagare”) sarebbe accolto a braccia aperte dalla maggior parte del movimento: significa nuovo indebitamento ma eviterebbe il default.
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