“Non mi piace l’idea di sanzionare alcune realtà, nel caso specifico la Juventus, prima che ci sia un processo – ha proseguito -. Ci sono delle indagini, ci sono delle acquisizioni di atti, la nostra procura è allertata, ma non conosciamo l’esito e lasciamo andare avanti la magistratura ordinaria. C’è comunque un collegamento tra i due rami della giustizia, ma aspettiamo cosa emerge dal processo e poi facciamo una riflessione sul sistema. Non colpevolizziamo e sanzioniamo i soggetti prima delle indagini”.
Gravina ha anche voluto dire la sua sugli attacchi da parte della Liga spagnola e del suo presidente, Javier Tebas, che ha esultato per le dimissioni di Agnelli dopo averlo accusato di aver ingannato azionisti e tifosi: “Su questo caso siamo in stretto contatto con l’Uefa, ma anche qui vediamo alcune riflessioni e attacchi gratuiti da parte di chi dovrebbe guardare in casa sua – ha detto il numero uno della Federcalcio -. Credo siano piuttosto fuori luogo. L’Uefa è un organo internazionale in contatto con noi, quindi aspettiamo il processo e poi traiamo le conclusioni”.
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