Acerbi: “Sarei rimasto a vita alla Lazio. Qualcosa si è rotto con quel gesto, ma il club doveva proteggermi”
Scrive TMW, futuro in bilico per Francesco Acerbi, in prestito dalla Lazio all’Inter: “Sarei molto contento se l’Inter mi riscattasse – ha detto il difensore centrale al Corriere dello Sport – ma non avrei rimpianti in caso contrario”. Nell’intervista rilasciata oggi, Acerbi torna anche sull’addio tempestoso con la Lazio: “Sarei rimasto a vita, altrimenti non avrei firmato per 5 anni. Ma sono stato comunque io a voler andare via. E a giugno l’ho comunicato a Sarri, che avrebbe voluto tenermi. Ero stato contentissimo per il suo arrivo. Ma non mi sentivo adatto per quello che lui vuole da un difensore centrale”.
Non può essere stata una questione esclusivamente tecnica.
“Io davo il massimo, come tutti. Facevamo fatica e ci fischiavano. Dopo il gol con il Genoa ho messo l’indice davanti alla bocca, facendo il gesto di stare zitti. Non era il caso, così ho chiesto scusa. Non è bastato: in quel momento si è rotto qualcosa”.
Si aspettava una protezione da parte del club?
“Assolutamente. Puoi sbagliare, ma il club deve proteggerti in pubblico. Anche se poi ti massacra in privato”.