La rincorsa scudetto dell’Inter parte da Malta, dove i nerazzurri sono in tournée e dove hanno appena rifilato quattro gol sl Salisburgo. Protagonista della gara, pur senza aver trovato la via del gol, è stato anche Edin Dezko, che mette già nel mirino la sfida al Napoli capolista alla ripresa del campionato: “E’ una partita importantissima, lo sappiamo tutti. Ma non solo per noi anche per il Napoli che sta facendo molto bene. Ogni gara è diversa, poi da gennaio inizierà un nuovo campionato perché non si era mai visto un Mondiale a metà stagione. Non sappiamo cosa aspettarci, Napoli rappresenta tre punti, come ogni partita”.
“Napoli o Empoli non cambia – ha aggiunto l’attaccante bosniaco ai microfoni di Sky Sport – ma un’eventuale vittoria ci darebbe una grande fiducia. Sono una squadra forte, anche se conosco Spalletti, che è un allenatore fortissimo, non mi aspettavo che andassero così forte. Hanno vinto tredici partite su quindici, spero che rallentino un po’ (ride, ndr)”.
Oltre alla rincorsa sul Napoli, l’anno nuovo porterà anche alla doppia sfida agli ottavi di Champions League contro il Porto: “La Champions League è la competizione più importante, per noi giocatori è quella dove ci sentiamo al meglio: cominciare le partite con quell’inno ti dà sempre qualcosa di particolare. Vogliamo provare a fare grandi cose in Champions, ma prima dobbiamo pensare al campionato, alla Coppa Italia e alla Supercoppa. Prima della gara con il Porto ci sono ancora tante partite da giocare, ma quest’anno in Champions vogliamo fare qualcosa di più rispetto all’anno scorso”.
Parole da vero leader e da chi in futuro si vede ancora con questa maglia (per il rinnovo sembra mancare solo la firma): “Qui all’Inter sto bene, penso solo ad allenarmi e a giocare le partite. A tutto il resto pensano gli altri. Del mio futuro non mi preoccupa niente: ancora non ci sto pensando. In questo momento non ci voglio ancora pensare perché mi sento ancora in grado di poter dare tanto al calcio”.
Al calcio e all’Inter: “Bisogna dare tutto, conta la squadra. Qualsiasi cosa faccia un giocatore vale sempre meno di una vittoria della squadra. Io do sempre tutto me stesso. Non sono un giocatore che sa solo fare gol e che pensa solo al gol, penso al bene della squadra. Sono la persona più contenta quando vinciamo”.
Fonte: SportMediaset
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